Code “eterne” grazie alla geniale soluzione viabilistica

Egregio Direttore, la nuova viabilità dell’Ospedale Maggiore è semplicemente assurda. La logica vorrebbe infatti che dinnanzi ad una struttura ospedaliera ci fosse una vasta zona, come un piazzale o delle ampie corsie stradali, per consentire il carico e scarico dei pazienti e per permettere allo stesso tempo un flusso scorrevole del traffico. A Lodi, invece, si è fatto esattamente il contrario: la carreggiata dinnanzi all’Ospedale è stata quasi dimezzata e spazio vitale per il traffico è stato occupato da grandi fioriere a separare le corsie. È un intervento, quello della viabilità dell’Ospedale, che andava pianificato e studiato per bene, e non improvvisato come fatto, lasciando la città in balia del caos. È sufficiente infatti che una sola macchina – una, e non di più – si fermi a scaricare pazienti o familiari, che il traffico viene bloccato. Così come è sufficiente che si fermi una corrierina, e voilà, si forma una nuova coda, dato che non c’è più lo spazio per superare il mezzo. Per non parlare delle ore di punta, con code eterne, che non finiscono mai e che partono da Via San Giacomo e coinvolgono Via Borgo Adda e Via Secondo Cremonesi. Ma secondo l’Amministrazione comunale questi disagi dovrebbero durare sino alla fine di marzo al massimo, perché con l’Azienda Ospedaliera si è deciso di far arretrare il marciapiede di un paio di metri (di proprietà privata dell’Ao), creando spazi dedicati alla fermata temporanea. Questi lavori dovrebbero durare due mesi. Dunque, ricapitolando: i signori dell’Amministrazione comunale prima decidono di dimezzare la corsia e di occupare spazio con una fioriera degna degli antichi giardini di Babilonia creando caos per mesi in Città Bassa, per poi alla fine chiedere all’Azienda Ospedaliera, riscontrati i grandi disagi dei cittadini, di far arretrare parte del marciapiede. Il Comune, realizzata l’entità del danno, cerca così disperatamente una soluzione…Che dire, siamo proprio governati da dei “geni”…

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