Ci sono problemi ma evitiamo di scomodare don Milani

Sono la Dirigente del Volta di Lodi e rispondo volentieri alla lettera della sig.ra Teresa Ferrari Bottoni in merito alla mancata raccolta differenziata dei rifiuti all’interno dell’Istituto che io dirigo.

Premetto , non a giustificazione dei fatti imputati, (mancata effettuazione della raccolta differenziata nell’istituto) ma per meglio inquadrare la situazione, che l’Istituto da me diretto, è il più grande di tutta la Provincia di Lodi frequentato quotidianamente da 1500 studenti 180 docenti e 50 personale Ata. La scuola è aperta dalle 7,30 del mattino al 23,00 di sera avendo anche corsi serali frequentati da adulti. Siamo più numerosi di uno dei tanti Comuni della Provincia di Lodi e, se qualcuno conosce i problemi che si creano nei condomini di qualche decina di inquilini in merito alla raccolta differenziata, può comprendere le problematiche che dobbiamo affrontare noi, con 1700 persone, concentrate in un unico edificio , la maggior parte delle quali giovani adolescenti dai 14 ai 19 anni.

Detto questo abbiamo ben presente la problematica evidenziata dalla Signora Ferrari e già dallo scorso anno abbiamo messo in campo delle azioni per rispondere ad un preciso dovere civico .

Abbiamo tre docenti incaricati di occuparsi di raccolta differenziata; in tutte le classi sono stati posizionati appositi contenitori differenziati e periodicamente vengono emanate circolari e svolti interventi educativi nelle classi. Abbiamo anche posizionato a piano terra delle macchinette “schiaccia lattine e bottigliette di plastica” che ricaricano una chiavetta per incentivare la raccolta differenziata di plastica e lattine.

Per sensibilizzare gli studenti al problema dei rifiuti e al loro abbandono abbiamo un progetto di pulizia di tutte le aree esterne dell’edificio che i ragazzi di tutte le classi, a turno, e su loro iniziativa, svolgono per un’ora ogni settimana. In quest’ottica, abbiamo anche aderito al progetto del Comune di Lodi per una campagna di sensibilizzazione sul tema dell’abbandono dei piccoli rifiuti.

Invito volentieri la Sig.ra Ferrari, a venire a scuola dove potrà visionare tutto quanto sopra elencato.

Sicuramente questo non è stato sufficiente e non nego che il problema esista. Ce ne stiamo però occupando, anche con la collaborazione di Astem, per ridurre la quantità di rifiuto indifferenziato prodotta , per separare meglio i nostri rifiuti e formare anche i collaboratori scolastici ad un corretto smaltimento dei rifiuti raccolti. Vorrei precisare che nella scuola ci occupiamo di questo ma anche di altre molte problematiche e temi che hanno a che fare con le competenze di cittadinanza , con le competenze professionali, con le competenze tecniche e le conoscenze disciplinari che la scuola deve dare a tutti mettendo tutti gli studenti in grado di raggiungere il successo formativo.

Non scomodiamo però, per favore, la pedagogia e i modelli di riferimento , come Don Milani che la Signora cita senza sapere e senza conoscere minimamente il lavoro educativo che quotidianamente, con passione, ma anche con grande fatica, ogni giorno svolgiamo, anche nel nostro Istituto, per formare i futuri cittadini. Purtroppo si ritiene che questo compito sia delegato e di competenza solo della scuola , ma dietro agli studenti ci sono delle famiglie alle quali spetta un altrettanto delicato compito educativo e la società globale e “social” nella quale questi studenti vivono e si formano.

Non voglio sottrarmi alle responsabilità che ci competono e che mi competono come capo di Istituto , accetto la critica perché questo è un problema che mi sta molto a cuore, ma non accetto giudizi sommari sul lavoro educativo e pedagogico mio e dei miei docenti sparando a zero ,senza conoscere, in maniera del tutto gratuita, sulla pedagogia e modelli di riferimento con i quali lavoriamo e con i quali ogni giorno ci confrontiamo.

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