Chiediamo l’immediata sospensione del progetto Teem

In seguito all’analisi del progetto definitivo della TEEM, depositato il 7 febbraio 2011 – scrivono Massimo Gatti (Lista un’Altra Provincia-PRC-PdCI), Bruno Ceccarelli (PD) e Luca Gandolfi (IdV), nell’atto spedito al Direttore Tecnico di Tangenziale Esterna S.p.A. e a tutti gli altri enti interessati – evidenziamo il mancato rispetto dell’Accordo di Programma sottoscritto il 5 novembre 2007. In particolare si sottolineano le seguenti difformità:

· riduzione di 145 milioni di euro rispetto agli stanziamenti previsti, con un incidenza sulle opere compensative concordate con i Comuni;

· mancato finanziamento degli interventi sulla rete ferroviaria e metropolitana, e le opere connesse, in particolare la MM2 per Vimercate e la MM3 per Paullo;

· mancato rispetto dell’articolo 9 dell’Accordo in base al quale le parti si impegnavano a fare quanto necessario affinché la realizzazione delle opere relative al sistema ferroviario e metropolitano trovassero la loro attuazione “in coerenza con i tempi di realizzazione e ultimazione della TEM”;

· mancato finanziamento delle opere relative al sistema viabilistico principale, in particolare quelle per il completamento dei lavori di riqualificazione della SP ex-SS 415 Paullese;

· realizzazione dei cave di prestito nei comuni del sud-est milanese e del nord lodigiano, in deroga alla pianificazione provinciale vigente.

In relazione a ciò – continuano Gatti, Ceccarelli e Gandolfi nell’atto – al fine di garantire il pieno rispetto dell’Accordo di programma sottoscritto tra Ministero delle infrastrutture, Regione Lombardia, Provincia di Milano, Provincia di Lodi, CAL, ANAS e una rappresentanza dei Comuni coinvolti, si chiede una sospensione del progetto della TEEM fino al completo ottemperamento di tutti gli impegni e gli obiettivi previsti dall’Accordo stesso”. “Abbiamo presentato questa osservazione formale – ha dichiarato Massimo Gatti – in vista della Conferenza di Servizio convocata per la prossima settimana affinché vengano accolte le istanze sollevate dalle mobilitazioni popolari per la salvaguardia della salute e della vita dei nostri territori. Non ci fermeremo, comunque, di fronte a dinieghi, bocciature o altre, eventuali, scappatoie burocratiche.

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