Celentano vada in Iraq a parlar male dei giornali musulmani

Caro Pallavera, dopo aver ascoltato le vergognose esternazioni di Celentano al Festival di Sanremo, mi sarei aspettato una vostra forte presa di posizione. Celentano ha chiaramente detto che bisogna chiudere i giornali cattolici, in particolare “Famiglia Cristiana” e “Avvenire”, ma è sottinteso che ce l’ha con tutta la stampa cattolica, “Cittadino” compreso.In casa mia entra “Famiglia Cristiana” da quando sono nato, e i miei genitori all’indomani delle nozze avevano pochi soldi in tasca e hanno deciso di abbonarsi a quell’unico giornale. È sufficiente sfogliare le pagine di “Famiglia Cristiana” per capire che Celentano ha raccontato solo falsità. Celentano chieda scusa ad alta voce e si vergogni. Ma chieda scusa anche la Rai, che l’ha pagato profumatamente per raccontare queste castronerie. Mi chiedo perché dovremmo ancora pagare il canone per ascoltare cose così offensive. Vada a parlare male dei giornali musulmani in Iraq, il signor Celentano, allora sì che ci sarà da ridere.

Caro Pizzamiglio, sull’edizione di ieri «Il Cittadino» ha preso subito una netta posizione, con l’articolo firmato a quattro mani da Marco Ostoni e Lucio D’Auria. Celentano è un furbone come pochi. Sa calibrare le sue uscite sotto le luci della ribalta, fa in modo che tutti parlino di lui prima della sua apparizione, creando un fortissimo clima di attesa. Si fa pagare profumatamente per salire sul palco. Poi, durante lo spettacolo, dice cose tali da far parlare di sé per i giorni seguenti. È stupido prestarsi al gioco di Celentano, perché è ciò che lui vuole. Dovrebbe ricordarsi che con i suoi film insulsi ha fatto soldi a palate, grazie al fatto che furono trasmessi in tutte le sale parrocchiali d’Italia. Quanto ai suoi auspici,i giornali cattolici godono di una salute molto migliore della sua, a partire dal «Cittadino». Non c’è riuscito Mussolini a farci chiudere, non ci riuscirà Celentano, che vuole l’esatto contrario. Altrimenti, chi parlerà male di lui?

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