
Rubriche/Lettere
Venerdì 04 Novembre 2016
C’è sempre di più di quello che si vede o si pensa di vedere
Egregio Signor Direttore, desidererei utilizzare la seguente come occasione per poter esporre, chiaramente e una volta per tutte il NOSTRO bistrattato punto di vista, lasciando così, al lettore medio anche la possibilità di maturare e metabolizzare un’idea PROPRIA, lontana dai soliti stereotipi approssimativi e dal generale qualunquismo endemico.
Il pareggio delle energie è avvenuto in un capannone abbandonato e grondante decenni accumulati di fatica e lavoro , da anni lasciato marcire nella più totale noncuranza e nel piu palese menefreghismo... senza un dato proprietario e/o lontano da reali interessi per un giorno liberato e reso spazio comune di connessioni in movimento vibrante. Sì, una FESTA.
Avvenimento lampo completamente gratuito, senza selezioni, liste o buttafuori, bar con prezzi popolari aperto a tutti senza nessuna distinzione. Una zona temporaneamente autonoma e autogestita cosi lontana dal senso comune di serata e di contatti tra individui.
Il diverso genera paura, la novità partorisce scompiglio. Meno si conosce e più se ne parla.
Scontato l’inizio della caccia alle streghe come unico sfogo di una ottusa mentalità bigotta.
Sotto quelle casse abbiamo ballato tutti. Noi di Lodi accanto ai ragazzi scappati dalla guerra e segregati nel centro di accoglienza (appena adiacente) sotto le casse insieme a tutti i vostri figli in un solo e unico disegno a tempo. Un progetto spontaneo reale e trasparente di integrazione che nessun blablabla potrà mai descrivere.
Non è stato il party più spettacolare o il più popolato e nemmeno il piu grande, ma questa volta è successo a casa nostra.
Sono un giovane lavoratore lodigiano, uno come tanti, un normalissimo concittadino che lavora ,vota e paga le tasse,
Sono nato in provincia e vivo nel territorio da ormai un quarto di secolo. Non sono un criminale alieno, né tantomeno, un terrorista estraneo alla civiltà.
Non si può parlare di festa senza esserci mai stato, non si può giudicare senza conoscere, e purtroppo screditare il prossimo non rende migliori ma anzi evidenzia quanto limitato e pettegolo sia il nostro mondo.
Resta da provare solo enorme rispetto e gratitudine per chi ha reso possibile tutto questo mettendosi in gioco e rischiando tanto. Regalando a tutti qualcosa di magico e spettacolare.
C’e sempre di più di quello che si vede o si pensa di vedere
Vedono la forza del fiume in piena, ma non quella degli argini che lo contengono.
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