Cascina Faustina, degrado evidente per mancanza di manutenzione

Egregio Direttore,

in merito all’articolo pubblicato il 5 Marzo dal titolo «Eternit a cascina Faustina: il Broletto faccia qualcosa», essendo stata presente alla conferenza stampa indetta dal consigliere Lorenzo Maggi e facendo parte del suo gruppo di lavoro costituito ad hoc, vorrei dettagliare più approfonditamente alla cittadinanza.

Sono una studentessa di architettura civile, già laureata in architettura ambientale ed appassionata di sport, gioco a calcio da quando avevo 9 anni e tengo molto al settore sportivo lodigiano. Per questi motivi credo sia importante e necessario valorizzarlo il più possibile anche dal punto di vista della qualità delle strutture.

La presenza di eternit è l’unica questione su cui il Broletto ha rilasciato dichiarazioni che non ci soddisfano (“le parti contenenti amianto sono monitorate secondo quanto stabilito dalla legge. L’ultimo sopralluogo è stato il 6 ottobre 2015”), sminuendo a soli 20 metri quadri l’area contenente eternit e posticipando l’intervento almeno al successivo sopralluogo previsto tra due anni. Su questi punti il consigliere Maggi chiederà appositi approfondimenti in aula con l’interrogazione che ha presentato. Ma anche se la tossicità e lo sfaldamento visibile della copertura in cemento-amianto suscita alta apprensione per i frequentatori, spesso bambini delle scuole calcio, mi preme che non venga sottovalutata la stabilità strutturale dell’intero edificio.

Attualmente il portico è puntellato in via temporanea per tentare di preservarne la stabilità, ma questo non impedisce il possibile scivolamento a valle e lo sfaldamento dell’intero manto di copertura della tettoia interna. I puntelli non sono efficaci a contenere la forza di scorrimento, a riprova di ciò vi è una visibile rotazione della trave di appoggio della falda sui pilastri in mattoni e la rottura del pluviale sottostante al giunto con curva. Allego perciò un’immagine della rotazione della trave che riassume le forze fuori controllo e l’instabilità della struttura.

Vi è poi la presenza di profonde crepe, sia verticali che orizzontali, in svariati punti, soprattutto al piano primo, quello maggiormente interessato, dove se ne nota una addirittura a 45 gradi nello spigolo superiore della palazzina. Dato questo comportamento statico e dinamico dell’edificio appare necessario verificare la stabilità delle strutture portanti che caratterizzano il manufatto con controlli accurati per individuare la strategia d’intervento più adeguata da parte di professionisti operanti nel settore e più esperti di me. Complessivamente si osserva un profondo stato di degrado per mancanza di manutenzione adeguata, infatti sulla parete al Piano Terra vi sono fenomeni di distacco del rivestimento ad intonaco a causa dell’esposizione ad agenti atmosferici. Inoltre va considerato che le infiltrazioni con ristagno d’acqua aumentano la velocità di disgregazione dell’eternit, portandolo alla condizione più tossica con le fibre che si disperdono nell’aria. L’intera copertura in coppi del porticato, che contorna la corte interna delle strutture, presenta uno strato di base in cemento-amianto, comunemente chiamato «Eternit®» e si nota una sostanziale friabilità in corrispondenza delle porzioni terminali soprattutto ad altezza uomo. Perciò ci preoccupa molto il fatto che nelle dichiarazioni a mezzo stampa il Broletto abbia sminuito l’entità dell’estensione di questa copertura (pari almeno a tre volte quella dichiarata dal Comune) e non si sia minimamente pronunciato sulla stabilità.

In merito ai sopralluoghi effettuati, voglio ringraziare pubblicamente il consigliere Maggi per aver deciso di coinvolgermi, dandomi la possibilità di conoscere meglio la struttura. Dopo aver portato all’attenzione della stampa e quindi dei cittadini lodigiani questa situazione di pericolosità, spero vivamente che si arrivi ad un intervento nel più breve tempo possibile, rassicurando in questo modo gli sportivi frequentatori della struttura e le loro famiglie.

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