Rubriche/Lettere
Giovedì 07 Novembre 2013
Casalpusterlengo: ma le erbacce non rimpiazzano i boschi promessi da Sorgenia
Forse l’amministrazione Casalina sta pensando di rendere più verde la città lasciando crescere ogni sorta di erbaccia sui marciapiedi? È il dubbio che mi è venuto girando a piedi e in bicicletta per i marciapiedi al di fuori del centro storico. E la «forestazione» dei marciapiedi non vale solo per quelli più periferici, ma anche per quelli dove c’è un grosso passaggio o lungo strade che sono anche un po’ un biglietto da visita della città: Via Emilia, Mantovana, area davanti all’ASL ecc. Se l’idea è quella di aumentare la biodiversità e migliorare la qualità dell’aria con questo verde non è la strada giusta, queste erbacce servono a solo a dare una idea di degrado e a rovinare ulteriormente il fondo dei marciapiedi con futuri aumenti dei costi di manutenzione. Invece, vista anche la nuova (ma solo l’ultima di tante) conferma che siamo in uno dei luoghi con l’aria più inquinata d’Europa, forse addirittura il più inquinato, abbiamo seriamente bisogno di ben altro. Per esempio abbiamo bisogno dei boschi che ci spettano in seguito alla costruzione della centrale di Sorgenia. Ai comuni del territorio intorno la centrale spettano da contratto 50 ettari di bosco da piantumare a carico di Sorgenia in nove anni, al comune di Casale ne spettano in totale una quindicina. Facendo le debite proporzioni oggi Casale dovrebbe avere circa 6 ettari di questi nuovi boschi mentre invece ne è stato piantato uno striminzito.Invito quindi l’Amministrazione ad attivarsi per avere meno erbacce e più alberi, a predisporre un serio programma di pulizia dei marciapiedi in vista della prossima primavera e a mettersi doverosamente in pari con il programma di piantumazione degli “alberi di Sorgenia”. Il momento migliore per piantare un albero era vent’anni fa, il secondo momento migliore è ora (proverbio cinese?).
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