Carceri: alla Cagnola la situazione peggiore in Lombardia

Dal 16.12.2013 tutte le organizzazioni sindacali del Comparto Sicurezza – Polizia Penitenziaria – (Sappe - Uilpa Osapp - Sinappe – Ugl - Fns/Cisl - Fsa/Cnpp – Fp/Cgil) hanno dichiarato lo Stato di Agitazione a livello Regionale con esposizione bandiere e striscioni dinanzi tutti gli Istituti Penitenziari della Lombardia.

Vi è stato anche un presidio concentrato nelle vicinanze della II^ Casa di Reclusione di Milano - Bollate (Via Cristina Belgioioso, 120 – Milano) in concomitanza con la visita dei Vertici del Ministero della Giustizia e del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria.

I motivi della protesta:

- La mancanza di corrette relazioni sindacali; la grave situazione organizzativo-gestionale in cui versa il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria della Lombardia, con nefaste conseguenze per tutti gli operatori in servizio nella Regione e, non ultimo, per l’efficace ed efficiente assolvimento del mandato istituzionale.

- Le omissioni riscontrate sul territorio che hanno di fatto arrecato un danno economico al personale di Polizia Penitenziaria. In pratica ciò che chiediamo è il rispetto delle leggi attuali e, di conseguenza, la retribuzione di quanto dovuto al personale dal 1 gennaio 2012 ad oggi per effetto dei riposi settimanali e/o infrasettimanali revocati o non concessi nella settimana in cui spettavano e che riguarda la questione relativa al calcolo settimanale dell’orario di lavoro poiché la quasi totalità dei Direttori degli istituti Lombardi, omettono volutamente di disporre il corretto calcolo del lavoro straordinario, in ragione di una possibile novità legislativa con la prossima legge di stabilità.

Al Presidio hanno partecipato anche il Vice Segretario Provinciale Lemmo Dario e il Segretario Locale Razzano Ciro entrambi delegati del SAPPe di Lodi (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) che hanno confermato le doglianze esposte anche presso l’Istituto lodigiano.

Riferiscono i Dirigenti Sindacali, purtroppo la situazione dell’Istituto di Lodi è ancora più drastica delle altre realtà lombarde in quanto lo stesso ancora non è dotato del PIL (protocollo intesa locale) nonostante la Legge lo prevede e questa mancanza comporta una gestione del tutto unilaterale e non condivisa dal SAPPe.

Forse Lodi è l’unico Istituto in Italia a non avere un protocollo che in altre realtà si presenta come un apparato organizzativo fondamentale su cui si basa il sistema lavorativo complessivo degli Agenti di Polizia Penitenziaria. Non è di meno anche il danno economico nei confronti del personale che dal mese di gennaio c.a. il SAPPe sollecita, al Direttore del Carcere di Lodi, il pagamento del lavoro straordinario anni 2012 e 2013 per effetto dei riposi settimanali e/o infrasettimanali revocati o non concessi nella settimana in cui spettavano.

Da ieri e fino ad oltranza anche dinanzi all’Istituto di Lodi sono esposte bandiere e striscioni delle organizzazioni sindacali.

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