Bus in centro, ho una sola posizione

Se il consigliere Segalini avrà la pazienza di leggere (non dico rileggere, perché evidentemente non l’ha ancora fatto) le mie dichiarazioni a proposito della possibile riorganizzazione dei percorsi del servizio di trasporto all’interno del centro storico scoprirà che sul tema ho avuto sempre e solo una versione, a partire dall’articolo del 28 settembre, in cui si parlava della possibile eliminazione della fermata di piazza della Vittoria e dell’eventuale istituzione di nuove fermate in piazza Castello ed in corso Adda.

E lo stesso, identico concetto è stato ribadito nell’articolo pubblicato l’8 ottobre, parlando di una prospettiva non imminente e tutta da verificare.

È quindi improbabile che qualcuno che sostiene sempre la stessa cosa possa essere tacciato di “cambiare radicalmente posizione”; l’unica e sola posizione su questo tema, mia e dell’amministrazione comunale, è stata semplicemente confermata a distanza di qualche giorno perché nel dibattito che nel frattempo si era sviluppato in città (cosa in sé molto positiva, perché è proprio con questo scopo che era stata lanciata l’ipotesi) si era creato un equivoco, confondendo tra Zona a Traffico Limitato e centro storico.

Ribadisco allora a beneficio del consigliere Segalini (come da prima dichiarazione) che ciò di cui si sta parlando è la richiesta formulata dal Comune a Line di elaborare uno studio di approfondimento sulle conseguenze organizzative, economiche e in termini di cambiamento delle consuetudini dell’utenza legate a questa eventualità, che non ha una precisa collocazione in calendario. Mentre ricordo al consigliere Segalini (anche in questa caso per l’ennesima volta) che da lunedì 17 ottobre il servizio riprenderà il normale percorso, con transito nella Ztl e fermata in piazza della Vittoria, mi e gli chiedo che significato possa avere una raccolta firme su un’ipotesi che verrà presa in considerazione solo dopo uno studio che durerà mesi.

Quanto alla proposta di utilizzare per il transito in centro storico mezzi di ridotte dimensioni, segnalo (ma anche questo è stato dichiarato e riportato dalla stampa) che è proprio uno degli aspetti che saranno approfonditi nello studio. Mi corre tuttavia l’obbligo di richiamare l’attenzione del consigliere Segalini sugli elevati costi di un’operazione di queste genere, in un momento in cui il trasporto pubblico è messo quasi in ginocchio dai tagli per centinaia di milioni di euro effettuati da un governo che vede in prima fila il suo partito; gli ricordo che per far fronte a questi pesanti tagli la Regione Lombardia ha disposto un aumento del 20 per cento del costo dei biglietti, suddiviso in due tranche, la seconda delle quali non è stata applicata dal Comune di Lodi per non gravare ulteriormente sull’utenza.

Sempre a proposito di dietrofront, Segalini sbaglia grossolanamente anche a riguardo dei nuovi arredi del centro storico, perché quelli collocati a giugno in corso Umberto I non sono per nulla spariti (si faccia un giro e potrà verificarlo) ed in corso Vittorio Emanuele II sono stati rimossi solo temporaneamente per facilitare la conclusione dei lavori.

Così come consultando gli archivi della stampa locale potrà scoprire che alla presentazione del progetto di riqualificazione predisposto dal Politecnico di Milano venne chiaramente annunciato che le “isole verdi” si sarebbero integrate con gli arredi acquistati dal Distretto del Commercio con fondi regionali. Quanto ai posti auto, infine, se il consigliere Segalini è disponibile possiamo fare insieme il conteggio: in questi anni non ne sono stati tagliati, al contrario, ne sono stati aggiunti.

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