Bombardamento causato da un gesto scellerato

Scrivo questa lettera per aggiungere alcuni dettagli al circostanziato articolo pubblicato su “Il Cittadino” del 24luglio dal titolo “24luglio 1944. Un inferno dal cielo sulle case del centro: 70 anni fa le bombe fecero strage a Lodi” a firma del prof. Ercole Ongaro. Alcuni anni fa ebbi modo di parlare del bombardamento del 24luglio 1944 con alcuni membri della sezione A.N.P.I. di via Cavour a Lodi ed in quella occasione gli ex partigiani presenti mi raccontarono come si svolsero i fatti secondo i loro ricordi: “Al passaggio di una formazione di aerei sopra la città, dalla caserma situata in via Fanfulla, partirono delle raffiche di mitragliatrice pesante in direzione dei velivoli. A seguito di ciò due velivoli si staccarono dalla formazione, che nel frattempo aveva proseguito, ritornarono sul centro città per rispondere al fuoco e sganciarono alcune bombe sulle case del quadrilatero via Fanfulla, via Solferino, via 5. Maria del Sole“.Dal rapporto della missione del 27th Fighter Group si legge testualmente: “Due aerei tornarono pochi minuti prima del resto della formazione e lasciarono cadere le loro bombe sulla città di San Colombano (errore di localizzazione, in realtà è Lodi). Ci furono 4 colpi diretti sulla città (sganciarono 4 bombe)”. Dato che Lodi si trovava sulla rotta tenuta dai velivoli c’è da chiedersi per quale ragione due aerei trascurarono senza un valido motivo il loro obiettivo primario per colpire un altro obiettivo che non aveva nessun interesse militare se non per ritorsione verso l’attacco subito pochi minuti prima e ricordato dai partigiani dell’Anpi. È probabile perciò che Lodi subì il bombardamento del 24 luglio 1944 non per una precisa scelta di strategia militare come avvenne invece per il bombardamento del 2 aprile 1945, ma a causa dello scellerato gesto dei militi della caserma G.N.R. che provocò la reazione dei piloti americani. Resto a disposizione per chiarimenti, contattandomi attraverso l’Archivio Storico di via Fissiraga a Lodi.

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