Bici comunali, la manutenzione latita e gli utenti vengono lasciati a piedi...

Ormai sono vecchie carrette. Un giorno sì e l’altro pure ti lasciano a piedi. Hai un bel fissarti a mente numeri e posizioni per evitare quelle con la sella smangiata, la ruota storta, i freni rotti o le manopole che si sfilano. Quando pensi di aver individuato l’esemplare funzionante (o quantomeno in grado di condurti sano a destinazione e riitorno) ecco che il guasto tecnico - quasi sempre la catena che cade - ti coglie alla sprovvista e ti lascia a piedi. Nell’ultimo mese mi è successo cinque volte e in un paio di occasioni ho rischiato di cadere. Ma basta guardarle, quelle catene, arrugginite e mal ingrassate, per dar loro ragione. Tanto uso e poca manutenzione non danno che questo risultato. Peccato che così si rischi di far naufragare un servizio importante. Un servizio che forse è il caso di ripensare, magari prevedendo un piccolo abbonamento se mancano i soldi. Perché la gratuità dei mezzi senza mezzi è solo irritante.

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