Bella iniziativa che i lodigiani purtroppo hanno ignorato

Si è conclusa con successo l’iniziativa organizzata il giorno 8 giugno dai consoli di Lodi del TCI per far conoscere gli edifici realizzati a Lodi tra gli Anni Trenta e Quaranta del ‘900, una stagione che ha visto operare a Lodi grandi architetti attivi a Milano, quali Muzio e Giò Ponti, ma anche personalità lodigiane straordinariamente moderne, quali Pietro Grignani, che, attraverso i loro progetti hanno dato prova di una cultura architettonica estremamente aggiornata e rielaborata in forme assai originali, oltre che di una capacità di collegare ogni singolo progetto al contesto urbano con le sue preesistenze monumentali o paesistiche.L’iniziativa ha preso avvio dal vivace dibattito che ha coinvolto alla fine del 2012 molte associazioni lodigiane sul futuro di Villa Bianchi; dibattito che ha portato varie associazioni, in primis Italia Nostra ad approfondire lo studio di Casa Bianchi evidenziandone la straordinaria originalità progettuale e la notevole qualità della sua realizzazione, ancora perfettamente percepibile pur nell’avanzato degrado in cui versa il complesso.Il Touring, fedele alla propria mission di promuovere una conoscenza capillare del patrimonio culturale italiano, con piacere ha dunque aderito organizzando questo percorso di visita. Entusiastica la risposta dei partecipanti, quasi tutti provenienti da Milano, che non hanno nascosto la loro sorpresa per la qualità della produzione architettonica del decennio considerato, sottolineando come essa abbia concorso ad aggiornare ed arricchire l’immagine della città di Lodi, spesso e troppo frettolosamente associata solo all’eccellenza dell’Incoronata e delle bella chiesa di San Francesco.Unica nota stonata il fatto che l’iniziativa, pur divulgata attraverso vari canali ad un vasto pubblico lodigiano, non abbia riscosso alcun interesse presso gli stessi Lodigiani, che hanno dimostrato scarsa attenzione per una più approfondita conoscenza del loro notevolissimo patrimonio culturale, anche per quanto riguarda quelle personalità significative, ma ancora poco studiate nella complessità della loro formazione e delle loro relazioni culturali.

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