Avrei evitato al presidente del Parco Adda una brutta figura

Il Presidente del Parco Adda Sud, Silverio Gori, avrebbe potuto prendere in mano il telefono per farmi direttamente la proposta contenuta nella sua recente nota stampa sui cosiddetti “boschi Sorgenia”. Gli avrei evitato una brutta figura e, soprattutto, sarebbe stato più corretto e collaborativo nei confronti della Provincia che, voglio ricordare, contribuisce in maniera consistente alle spese di funzionamento del Parco. Intanto, qualche chiarimento:- nessuno ha mai detto, e non ci risulta lo abbia fatto nemmeno Sorgenia nelle sedi deputate, che non si faranno, o si faranno solo in parte, le opere di mitigazione ambientale fissate nella convenzione del 2010;- la Provincia di Lodi non intende fare “sconti” a nessuno, come invece avrebbero lasciato intendere sia il Presidente del Parco che taluni esponenti politici che, non fosse altro che per la loro lunga permanenza in Provincia, avrebbero dovuto conoscere gli esatti termini della questione;- la volontà della Provincia rimane quella del rispetto dei termini della convenzione, e se qualche “potente di turno” godesse anche di qualche “favore a Roma”, ciò non accadrebbe a Lodi, almeno fintanto che in Provincia rimarrà questa Amministrazione commissariale;- non è mai stata la Provincia a dover individuare nei Comuni confinanti con la centrale le aree per il rimboschimento (in quei sette Comuni e non in altri, perché lo prevede la convenzione: trattandosi di mitigazioni “ambientali”, si riteneva evidentemente di coinvolgere le comunità immediatamente a ridosso dell’impianto); proposte e progetti dovevano arrivare dalle Amministrazioni locali coinvolte;- ma proprio perché è chiara, dopo 4 anni, la difficoltà a individuare solo in quell’area ristretta i 50 ettari di compensazioni richieste a suo tempo dal Ministero dell’Ambiente, il tavolo di coordinamento, al quale siedono la Provincia, i Comuni e Sorgenia ha chiesto, e ottenuto da Regione Lombardia, un’interpretazione più estensiva della convenzione, prima per allagare ad altri territori comunali il beneficio ambientale e poi per una definizione di interventi boschivi che possa permettere interventi – sempre di piantumazione e verde si parla – che non siano esclusivamente foreste, ma nemmeno parchi urbani in senso stretto.Dunque, voglio rassicurare tutti sul fatto che se gli investimenti ambientali sul territorio verranno gradualmente fatti sarà proprio grazie al lavoro degli ultimi mesi svolto dal tavolo di coordinamento e in particolare grazie alla competenza e alla professionalità mostrate dai dirigenti e dai funzionari della Provincia intervenuti su questa materia. La strada scelta è stata quella della massima trasparenza, che ci ha fatto sempre coinvolgere tutti i soggetti previsti in convenzione. Di sicuro non avrei potuto fare foreste dove volevo sul territorio… magari a Sant’Angelo! Forse il Presidente del Parco e gli altri esponenti politici intervenuti a sproposito su questa tema sono in campagna elettorale. Ma come ho già fatto ancora di recente, ribadisco l’invito a lasciar fuori l’Amministrazione commissariale della Provincia da polemiche pretestuose, che non hanno alcun fondamento concreto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA