Atto di ordinaria amministrazione, è evidente la strumentalizzazione

IIn relazione all’articolo pubblicato sul Vostro giornale in data 13/03/2013 dal titolo “Rsu all’attacco: dai vertici terrorismo psicologico” si ritiene opportuno precisare quanto segue.Il volantino Rsu, scritto secondo noi utilizzando un tono improprio e aggressivo, riferisce di presunti atteggiamenti vessatori, arroganti, irrispettosi delle dignità personale e di terrorismo psicologico e minaccia di presentare un esposto per comportamento antisindacale, senza però esplicitare a quale episodio ci si riferisca. La Direzione Generale ritiene, e ha sempre ritenuto, fondamentale che le relazioni sindacali fossero mantenute in un clima di confronto positivo e di rispetto reciproco. Per questo motivo appena ha letto il volantino affisso all’albo Rsu (era 11 marzo u.s) ha ritenuto importante convocare un incontro con le Rsu avente come ordine del giorno “Confronto in merito ai rapporti Direzione – personale dipendente”, al fine di accertare anche la veridicità di tali episodi ad oggi solo presunti visto che né il volantino né l’articolo apparso sul vs. giornale riporta un fatto circostanziato. Incontro, convocato con urgenza per il 13 marzo stante l’importanza dell’ordine del giorno, è stato posticipato a lunedì prossimo (17 marzo) a seguito di richiesta delle Rsu. Certamente si è consapevoli del fatto che la recente decisione di modificare la configurazione giuridica dell’Asp avrebbe comportato possibili strumentalizzazioni di atti di ordinaria amministrazione, adottati quotidianamente in un’organizzazione in costante miglioramento come il Santa Chiara, mascherando un qualunque episodio sotto una “divergenza di vedute” o in “provvedimenti molto simili alla gestione privatistica”. Non con poca sorpresa abbiamo appreso del “malumore suscitato tra i dipendenti” da una circolare adottata per regolamentare l’accesso al Santa Chiara, che risulterebbe in contrapposizione con “l’idea di una casa di riposo aperta a tutta la città”. Forse una lettura più attenta e meno occhiuta della circolare avrebbe consentito di capire la ratio per la quale è stata predisposta. Ovvero garantire la tranquillità degli ospiti ricoverati, sia in termini di disturbo che di sicurezza personale oltre che di privacy, e per far questo è indispensabile verificare l’identità e la titolarità al diritto di accesso da parte di estranei. Per quanto riguarda l’accesso agli uffici, è evidente che si debba regolarne l’accesso mediante l’individuazione di fasce di apertura al pubblico o di appuntamento se fuori dagli orari di apertura, cioè sia per consentire agli uffici di organizzare la propria attività sia per evitare che gli utenti debbano inutilmente attendere. Si coglie l’occasione per porgere distinti saluti.

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