Arrivo della TEM, per ora sono visibili soltanto i danni

La costruzione della Tem comporta un consumo enorme di territorio agricolo il che, visto il dissesto idrogelogico del Paese, non pare sensato. Perché sia necessario il finanziamento pubblico per un’opera di “privati” che, per ben cinquant’anni (in tutta Europa opere similari hanno concessioni al massimo quindicennali) da quelli sarà gestita e della quale incasseranno i proventi è misterioso. Ciò a parte, i fautori predicano che porterà lavoro e ricchezza ai territori sui quali sarà costruita, ma per ora le ricadute occupazionali non sono visibili. Visibilissimi i danni, con strade come la Provinciale 138 Pandina, la quale più che strada europea è ridotta a pista di savana africana, con buche piene d’acqua quando piove e nuvoloni di polvere quando asciutto.Augurando che l’opera non sia inutile, invecchiamento e calo della popolazione, deindustrizzazione e immatricolazioni di automezzi in costante calo, non lasciano molto sperare. I fautori sostengono che “Expo 2015” sanerà tutto portando venti milioni di visitatori e fiumi di denaro, ma anche fosse vero, ed è dubitabile visto che le ultime manifestazioni di massa: Olimpiadi di Atene, Montreal, Giochi Invernali di Torino e perfino il Festival di Sanremo, sono finite con clamorosi tonfi finanziari e partecipativi. E mi pare che Expo duri sei mesi eppoi? Speriamo non sia una Salerno- Reggio Calabria in salsa Padana! E che le promesse di mitigazione ambientale siano mantenute, poiché l’Organizzazione Mondiale della Sanità stima che proprio l’inquinamento proveniente dal traffico automobilistico sia il più pericoloso per la salute umana e nel nostro territorio le malattie tumorali sono già troppo frequenti (senza che chi di dovere ARPA? ASL? o quant’altri mostri d’avvedersene) e non pare caso d’incrementarle. E non sarebbe male che qualcuno si accorgesse anche dell’immenso nuvolone che quotidianamente si sprigiona dalle parti di Tavazzano visibile, in certi giorni, fino da San Giuliano, anche del quale nessuno pare accorgersi.

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