Arriva il nuovo giro di valzer delle mazzate primaverili

Dopo il Consiglio Comunale in cui è stata approvata la Tari, la nuova Tassa sui RiIfiuti, ecco in arrivo una nuova seduta - quella del 20 maggio - in cui si definiranno la TASI – Tassa sui Servizi Indivisibili – e l’altrettanto famigerata Imu. I Consigli Comunali in Italia son costretti a discutere prevalentemente di tasse sul mattone per l’eredità del Governo Letta. E i proprietari di immobili vengono spremuti senza pudore e senza senso della misura. In Italia sembra quasi che ci si diverta a giocare con le aliquote delle imposte sugli immobili: si pensi solo che nel 2013 – stando ai dati de “Il Sole 24 Ore” - abbiamo battuto il record di ben 104mila aliquote fiscali applicate al mattone nazionale, una cifra astronomica ottenuta dalle varie aliquote di base moltiplicate per tutte le distinzioni operate dagli 8057 Comuni del BelPaese. Complice dell’aumento della pressione fiscale sul mattone è anche la confusione delle regole, una nebbia che dà una mano agli amministratori meno attenti di far crescere il conto senza assumersene la responsabilità.Tari, Tasi ed Imu alle fine altro non sono che imposte sulla disponibilità di ricchezza accumulata anche nell’arco di intere generazioni: in una sola parola tutte e tre insieme costituiscono un’imposta “patrimoniale” vera e propria, quella che piace tanto alla Sinistra nostrana. La maggioranza di centrosinistra a Palazzo Broletto ha aperto il “giro di valzer” delle “mazzate primaverili” con la Tari, una tassa sui rifiuti che colpirà pesantemente cittadini, proprietari di seconde case, famiglie con anziani o con portatori di handicap, negozi, capannoni, alberghi, uffici: tutti colpiti in egual misura senza pietà!A proposito di servizio rifiuti, sarebbe curioso farsi un’idea dell’efficienza di questo servizio da parte di Astem Gestioni - l’azienda preposta alla raccolta e allo smaltimento in città - guardando ai relativi costi, ma nel Piano Economico Finanziario di Astem tutti i costi del servizio rifiuti sono accorpati in un’unica voce di circa 4 milioni di euro. In una qualsiasi azienda privata questi costi sarebbero presentati in modo disaggregato, chiaro e trasparente per consentirne un’attenta valutazione, all’Astem Gestioni invece la carenza di trasparenza a quanto pare è la regola. Il secondo “giro di valzer” delle “mazzate primaverili” sarà quello della Tasi e dell’Imu: l’impressione è che la Giunta Uggetti stia facendo il gioco delle tre carte (anzi delle tre tasse, Imu-Tari-Tasi) per cui alla fine anche i proprietari di prima casa verranno a pagare di più di quanto si versava quando c’era l’Imu. È più di un sentore, è un pericolo esistente. Il beneficio del presunto bonus da 80 euro in busta paga – casomai dovesse davvero arrivare – verrà ben troppo presto annacquato dalle tasse della Armata Uggettòn. Come se già non bastasse l’aumento di tutte le aliquote dell’addizionale Irpef per i redditi lordi dai 15 ai 75 mila euro varato dalla Giunta Uggetti a settembre dell’anno scorso di cui i lodigiani non si sono dimenticati. Insomma, nulla di nuovo all’orizzonte: si profila l’ennesima stangata uggettiana.

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