All’Arci Ghezzi siamo sempre pronti a ospitare chi ci critica

La sera di alcuni giorni fa, il Circolo Arci Ghezzi di via Maddalena a Lodi ha ospitato i volontari di Emergency, per una iniziativa finalizzata alla nobile causa di raccogliere fondi a favore delle attività di assistenza sanitaria promosse dall’organizzazione in Afganistan. Evidentemente, a qualcuno nel vicinato tutto ciò non è piaciuto, al punto di decidere di richiedere l’intervento dei vigili urbani per far terminare quella che è stata definita una “caciara”, mentre in realtà si trattava di due volontari che “armati” di chitarra cercavano semplicemente e senza alcun eccesso di allietare la serata. A questi ignoti che hanno ritenuto disturbata la propria quiete, l’occasione è sembrata propizia anche per sollecitare un controllo sulla regolarità dei permessi del Circolo (permessi che peraltro fanno bella mostra alle pareti della sede).Premesso che le associazioni di volontariato impegnate in attività umanitarie troveranno sempre porte aperte e massima accoglienza al Circolo Arci Ghezzi di Lodi (un luogo dove la partecipazione alla vita sociale ed allo spirito di solidarietà della città è regola quotidiana), vorrei inviare tramite il giornale un messaggio a chi ci ha trattati da maleducati disturbatori: se la solidarietà e l’altruismo non fanno parte delle abitudini di queste persone, per altri sono invece aspetti fondamentali. Sarebbe utile e giusto che a questo messaggio venisse data una risposta con nome e cognome, sul giornale, oppure contattandomi direttamente (il mio numero di telefono può essere chiesto in municipio, visto che sono consigliere comunale). Meglio ancora sarebbe una visita al Circolo, dove saremmo ben lieti di ospitare anche chi ci critica senza conoscerci, con un confronto onesto e pacato.

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