Siamo nel terzo millennio e ci dobbiamo adeguare tutti alla modernità e ad una efficienza degna di questa epoca.L’Astem, azienda di servizi, non poteva esimersi da questo impegno e si è adeguata ottimizzando le risorse, come è di moda oggi, e diventando Linea Più per quanto riguarda le prestazioni inerenti il gas metano. Il loro codice etico recita fra l’altro: “L’azienda si impegna a garantire favorire l’interazione con i clienti attraverso la gestione e la risoluzione rapida di eventuali reclami, avvalendosi di appropriati sistemi di comunicazione”. Nella “missione” dell’azienda si legge anche:… “difendere “a tutti i costi” la qualità del servizio mantenendo il rapporto con i clienti in essere attraverso lo sportello fisico e con la modulazione molto attenta della fatturazione; … adeguare la struttura organizzativa“.Fatta questa premessa veniamo ai fatti.Sono titolare di due contratti per fornitura gas, uno per la mia abitazione principale ed uno per un appartamento di cinquanta metri quadrati non abitato. I pagamenti sono sempre stati effettuati tramite domiciliazione bancaria con la vecchia società Astem senza mai avere avuto problemi, ma da quando la gestione è passata alla più moderna Linea Più sono cominciati i fastidi; per prima cosa hanno cambiato i codici dei clienti e questo ha evidentemente generato il panico negli efficienti “ed appropriati sistemi di comunicazione” citati nel pomposo Codice Etico ed il contratto per la mia casa di abitazione ha perso la domiciliazione bancaria, obbligandomi a pagare recandomi personalmente alla banca. Ritenendolo un disguido ho contattato mesi fa la Linea Più segnalando la cosa e lì è cominciato il rimpallo fra linea Più e Banca Popolare. Per gli uni la responsabilità era della banca, per la banca la responsabilità era di Linea Più. Pensando di aver risolto la questione dopo una infinità di telefonate, mi ritrovo ad oggi, dopo tre fatture non domiciliate nella medesima situazione. La settimana scorsa dopo l’ennesima telefonata a Linea Più ed alla banca ho creduto di aver definitivamente risolto la cosa più per la disponibilità dell’impiegato della banca che per le norme citate dal Codice Etico di Linea Più. Pura illusione. Ieri un impiegato di Linea Più mi ha chiamato per comunicarmi che non è possibile effettuare la domiciliazione delle fatture per quell’utenza, mancando un fantomatico codice di cui nessuno mi aveva mai parlato, di cui logicamente non ne conoscevo l’utilità e di cui nemmeno la banca mi aveva parlato...Poteva Linea Più contattare la banca, la cui richiesta di ristabilire la domiciliazione era sulla scrivania dell’impiegato suddetto? Troppa fatica evidentemente.: avrei dovuto telefonare l’indomani (oggi..) alla banca. Se mi fossi trovato di fronte il responsabile di quell’ufficio credo che avrei creato le premesse per prendermi una denuncia per lesioni…Per fortuna ho dalla mia parte l’educazione insegnatami dai miei genitori e non ho neanche alzato la voce con ci mi stava parlando al telefono... Rassegnatomi a chiamare la banca di persona, però salta fuori un’altra questione: per l’altra utenza, casa disabitata da dicembre, ricevo una fattura , questa per magia domiciliata correttamente in banca, di 817, 36 euro. Secondo “gli appropriati sistemi di comunicazione” e “la modulazione molto attenta della fatturazione”, la moderna ed efficiente Linea Più rileva un consumo di gas per due mesi di 1199 metri cubi... Eppure le letture parlano chiaro. Si tratterebbe di soli 205 metri cubi...Come siano stati rilevati e fatturati 1199 mc vorrei saperlo..Chissà se i manager rampanti (ce ne sono sempre uno nelle aziende del terzo millennio) conosco il Controllo di Qualità…La mattina di ieri ho telefonato all’ufficio competente segnalando l’anomalia e l’impiegato, rilevando l’effettivo “disguido” mi ha comunicato che avrebbero provveduto ad annullare la fattura ed emetterne una corretta. Per puro caso il secondo impiegato che contestava l’irregolarità della richiesta di domiciliazione, mi ha citato anche la pratica di errata fatturazione, ma aggiungendo che sarebbe stato opportuno bloccare la fattura presso la banca, dal momento che essendoci la domiciliazione sarebbe andata in pagamento… Ma come?? Alla mattina mi dicono di non preoccuparmi ed al pomeriggio mi gettano nel panico perché mi avrebbero fatturato comunque un loro errore?? Ma stiamo scherzando? Col mio stipendio da impiegato viviamo in due: forse la Linea Più per rimediare alle porcherie fatte si offre di pagarmi il conto del supermercato per prossimi tre mesi?? È possibile che i già citati “appropriati sistemi di comunicazione” non siano in grado di annullare una fattura che scade fra venti giorni??A fronte delle chiacchiere del Codice Etico e della “Missione” di Linea Più, cosa pensare dei protagonisti di questa vicenda. Io una idea ce l’ho, ma mi piacerebbe conoscere quella dei lettori.Grazie per l’attenzione
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