Al consigliere Cominetti sono oscuri il bilancio e i meccanismi del patto

In riferimento alla vicenda della vendita dell’ex asilo Bulloni, segnaliamo al consigliere Cominetti che non c’è davvero bisogno che ci ricordi che gli immobili pubblici che hanno più di 50 anni sono assoggettati ad una disciplina di salvaguardia, anzi, a dire il vero con il «decreto sviluppo» del 2011 questo termine è stato portato a 70 anni. In ogni caso, crediamo che il consigliere Cominetti sappia che prima di intervenire su questi immobili o di metterli in vendita gli enti locali sono tenuti a segnalarlo alla Soprintendenza, chiedendo formalmente che venga effettuata una verifica sull’interesse storico ed artistico dell’edificio in questione. Questa procedura si svolge in modalità telematica, tramite una piattaforma web accessibile solo con accredito, e prevede che la Soprintendenza si esprima entro 120 giorni dalla richiesta. Nel caso dell’ex asilo Bulloni, la richiesta è stata inoltrata il 3 luglio 2012 e la Soprintendenza, dopo non aver fornito riscontro nei 120 giorni di prassi, ha notificato la dichiarazione di «interesse storico e artistico» dell’immobile tramite una raccomandata, giunta in Comune il 14 febbraio 2013, a oltre 210 giorni dalla richiesta. Ciò è avvenuto nel periodo di commissariamento del Comune e la gestione commissariale ha ritenuto di non esercitare la facoltà di impugnare davanti al Tar la decisione della Soprintendenza. Peraltro, sorprende che l’ex vicesindaco, in carica al momento in cui è stato approvato il Piano delle Alienazioni che comprendeva l’ex asilo Bulloni, non abbia sollevato obiezioni a suo tempo e che scopra solo ora che per immobili come questo sono richieste precise procedure autorizzative, peraltro puntualmente seguite dal Comune. Per l’ex assessore Cominetti sembrano oscuri anche i meccanismi del Patto di Stabilità, nonché i contenuti del bilancio di previsione 2013 del Comune, altrimenti saprebbe che proprio alla luce della decisione della Soprintendenza sull’ex asilo Bulloni nel bilancio sono appostati 150.000 euro per la restituzione dell’acconto versato dagli acquirenti e che il prospetto sul raggiungimento degli obiettivi di saldo imposti dal Patto è stato elaborato tenendo conto sia di questa uscita che del mancato introito dei 600.000 euro a saldo del pagamento dell’immobile.

Simone Uggetti, Sindaco di Lodi - Simone Piacentini, Assessore all’urbanistica

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