Rubriche/Lettere
Lunedì 05 Novembre 2012
Ai tempi del re le cartoline arrivavano nel giro di poche ore
Caro Direttore, ha catturato la mia attenzione la lettera, pubblicata il 25 ottobre, del signor Paolo Vaga di Castiraga Vidardo che lamentava la consegna postale di un plico, a lui indirizzato, dopo diciassette giorni; spedito da Lodi, e, dunque, con un percorso definito, se non dalle poste, dal buon senso di circa quindici chilometri. Mi son sentito sollecitato a scriverle perché in queste settimane sto curando, per conto del Circolo Culturale Andreani di Brembio, la catalogazione della ricca raccolta di cartoline illustrate lasciate dalle sorelle Zanoni, nate negli anni Settanta del 1800 e che hanno trascorso a Brembio gli ultimi trent’anni della loro lunga vita.
Cartoline spedite alle due signorine in un arco di tempo che va dagli inizi del 1900 ai primi anni Quaranta, nel corso del tempo indirizzate prima alle Cascine Muzzane di Vittadone, poi a Mairago e quindi a Brembio.
La cosa che meraviglia è la costante rapidità nella consegna testimoniata dalle date, ma soprattutto dai timbri di partenza e quelli di arrivo, per distanze ben superiori a quella indicata dal signor Vaga, in periodi in cui i trasporti non potevano avere la pretesa di competere con quelli moderni.
Le allego a questa mia, il retro di quattro cartoline, scelte a caso tra le tante. Come può vedere, tra partenza ed arrivo è passato al più un solo giorno: così la prima timbrata a Lecco il 10 agosto 1911, arrivata a Casalpusterlengo il giorno successivo; così la seconda che il timbro della censura indica spedita il 16 agosto 1917, da Camnago Volta, arrivata a Casalpusterlengo il 17 agosto; e ancora la terza spedita da Baveno il 21 agosto 1929, arrivata a Brembio il 22 agosto; e l’ultima spedita il 13 marzo 1930 da Pallanza e arrivata il 14 a Brembio. La rapidità nella consegna era un’ottima caratteristica delle Poste Regie, che in tempi di “Poste repubblicane” è stata pian piano messa in secondo piano, per arrivare all’oggi dove pare essere considerato da Poste Italiane un optional, curando, snaturata la propria funzione, altri business giudicati più remunerativi.
La morale è, purtroppo, che non sempre la “modernità” è apportatrice d’una qualità di vita migliore. Cordialmente
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