
Stimato Sig. Sindaco di Casalpusterlengo, siamo due coniugi residenti a Casalpusterlengo, in cascina Borasca 7/5.
Noi come molti cittadini per motivi di lavoro, ogni giorno lasciamo prestissimo la nostra abitazione per recarci al lavoro a Milano e ritorniamo la sera, anche tardi, a seconda degli impegni.
Il 19 febbraio 2014 alle ore 20,15 circa, subivamo il primo furto.
Per entrare i ladri hanno divelto delle finestre antisfondamento, subito abbiamo chiamato i carabinieri e sporto regolare denuncia.
Nel corso dell’inverno, avevamo in corso dei lavori di rifacimento del tetto, una notte abbiamo percepito dei rumori provenienti dal tetto, richiamavamo le forze dell’ordine, che prontamente intervenivano, sventando l’intrusione.
Per arrivare a ieri, sabato 11 ottobre.
Verso le ore 9,30 di mattina lasciavamo la nostra casa per fare la spesa e siamo rientrati alle 12,00. Abbiamo notato che, sul giardinetto davanti alla casa, quindi proprio sulla strada principale, una finestra era stata divelta, con un’ attrezzatura pesante da scasso e all’interno le luci erano tutte accese.
Abbiamo trovato “L’INFERNO”, sia nell’ appartamento sottostante dove abita mia sorella, anch’essa lavoratrice a Milano, sia nel nostro, tutto quello che potevano rubare hanno prelevato: indumenti, hanno scassinato due casseforti che contenevano gli oggetti e i ricordi di una vita, inoltre hanno defecato e urinato sui tappeti in sala.
Le forze dell’ ordine, pur avendole chiamate alle ore 12,05 , non avendo mezzi disposizione, sono arrivate alle 14,30, ed io e mio marito abbiamo atteso girando spaventati per la casa. Devono avere anche picchiato i cani, che erano molto impauriti.
In meno di sette mesi abbiamo subito due furti con scasso e un tentativo di intrusione.
Ora noi le scriviamo perché siamo molto addolorati e stanchi e impauriti; siamo delle persone oneste e laboriose, che ogni giorno si recano al proprio lavoro cercando di contribuire al bene comune.
Io insegno in una scuola primaria da molti anni e cerco di infondere nei miei alunni i valori che formano il buon cittadino, nelle classi più avanzate insegno la Costituzione italiana con gli articoli fondamentali.
Mio marito Roberto, è capo unità tecnica dell’ Azienda Trasporti Milanese e col suo gruppo di lavoro hanno creato un sistema che emette annunci sonori automatici per i non vedenti in metropolitana, quindi come avrà compreso siamo persone normali, che si occupano anche degli altri, non siamo ricchi e viviamo in questa bella casa, dove è nato mio marito e che è il frutto del lavoro onesto di tre generazioni, vi abbiamo trascorso i più bei momenti della nostra vita e siamo legati affettivamente a questi luoghi.
Ora stiamo pensando seriamente e dolorosamente di vendere tutto e lasciare definitivamente l’ Italia. RingraziandoLa per il suo tempo, porgiamo distinti saluti.
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