Domenica 9 Ottobre, dalle 10.30 alle 17, si terrà a Caselle Lurani l’inaugurazione di Baulandia: in questa occasione l’A.DI.CA. presenterà in toto il progetto del nuovo canile, anche con dimostrazioni pratiche delle tante iniziative che il nuovo rifugio ci permetterà di portare avanti. Nella speranza che Lei e i tanti lettori del Cittadino decidano di presenziare all’inaugurazione e alla presentazione, vorrei cogliere l’occasione per illustrare a tutta la Cittadinanza alcune caratteristiche della nuova struttura, che A.DI.CA. costruirà, principalmente con mezzi propri, su un terreno concesso in diritto di superficie dal Comune di Lodi. Il nuovo rifugio, che sorgerà in zona San Gualtero, è stato pensato come un canile innovativo e all’avanguardia dal punto di vista energetico, ambientale ed estetico. Infatti, sarà un bel complesso che volutamente cita l’impianto delle corti lombarde: ampio spazio centrale a prato con sette piccoli edifici perimetrali, il tutto racchiuso da un alto muro, mascherato da siepi di lauroceraso. Per quanto riguarda i materiali impiegati, l’impiantistica ed i fabbisogni energetici, ci si atterrà ai dettami dell’edilizia tendente all’impatto zero: materiali ecocompatibili, massimo isolamento termico, tetti ricoperti da pannelli per il riscaldamento dell’acqua sanitaria e per la produzione di energia elettrica, gestione rigorosa dei rifiuti.Particolarmente importante mi sembra addentrarmi qui nella considerazione delle voci riguardanti l’impatto ambientale della struttura sul territorio circostante. Per quanto riguarda l’impatto acustico, il parere favorevole di A.R.P.A. è giunto dopo il vaglio dei risultati di un’attenta e puntuale indagine fonometrica condotta presso l’attuale sede A.DI.CA. Vorrei inoltre sottolineare che, rispetto all’attuale sede (un’ex porcilaia riattata a canile e certo non costruita a misura di cane), il nuovo Rifugio sarà una realtà completamente diversa, non solo rispondente a tutti i più recenti e civili requisiti di legge, ma progettata con tutti quegli accorgimenti che la nostra ormai lunga esperienza ci ha suggerito in materia. L’ottimale isolamento acustico esterno e interno è secondo noi fondamentale per la tranquillità e il benessere dei nostri ospiti, che non vogliamo siano negativamente stimolati, e quindi indotti ad abbaiare, dalla motoretta di passaggio o dal non troppo lontano sferragliare dei tir sulla tangenziale. Ecco perché nella riconversione del muro di cinta e nell’edificazione delle pareti perimetrali dei box adotteremo la tecnica del Muro di Trombe, che è un sistema passivo di accumulo di calore, ma, quello che qui ci importa, anche di sostanziale mitigazione acustica. Vasti settori del perimetro, poi, saranno schermati sia esternamente che internamente da siepi di alloro, belle, salubri e dal noto potere fonoassorbente. Va da sé che il rumore esterno entrerà molto attutito, ma anche quello prodotto internamente non andrà a disturbare il quartiere e la quiete sacra del Cimitero. Ma proprio sulla produzione di rumore interno la tipologia costruttiva ed il modo di condurre l’attività da parte nostra andranno ad incidere sostanzialmente. Come chiunque possegga un cane ben sa, l’abbaiare reiterato, l’uggiolare, il latrare si producono di fronte a stimoli particolari, o segnalano una situazione di carenza, di disagio e finanche di noia. Tutta una serie di accorgimenti progettuali, dal modo di separare i box impedendo il contatto visivo tra ospiti confinanti, a quello di creare settori specifici per tipologie diverse di animali (anziani, cuccioli, soggetti delibatati, etc.), a quello ancora di attuare i trasferimenti interni lungo percorsi protetti, eviteranno inutili momenti di eccitazione collettiva e quindi di cagnara. La giornata poi nel nuovo canile rifugio sarà intensa e variata; basti pensare che i cani potranno passare dall’attuale ora di sgambamento in compagnia a più ore di “ricreazione” nei parchetti della zona centrale, in parte ombreggiata. Qui potranno prendere il sole, stare accucciati sotto il portico, dormire al fresco di una pianta e coltivare le amicizie tra di loro. Ma la stessa nostra ragion d’essere, il nostro modus operandi, il nostro motto dettato dalle esperienze passate, “cane educato, cane adottato”, fanno sì che la giornata sarà ricca di attività tutte finalizzate a mantenere o aumentare le caratteristiche di socievolezza e di urbanità dei cani ospiti. Tali attività sono troppe e sarebbe troppo lungo descrivervele tutte! Vi invitiamo così, ancora una volta, a presenziare alla presentazione che si terrà a Caselle Lurani Domenica 9 Ottobre.Altro aspetto che riguarda l’impatto ambientale del canile è quello della possibile puzza. Credo che, anche qui, l’operato di A.DI.CA negli anni e il progetto del nuovo canile possano fugare dubbi e timori di ogni sorta. Già nella sede che ancora oggi ci ospita, e che non gode di allacciamento alla rete fognaria, il lavoro assiduo degli addetti e dei volontari ha infatti sempre scongiurato il problema, anche in piena estate. Ma a San Gualtero tutto risulterà infinitamente più facile, perché ogni ambiente sarà costruito in modo da ottimizzare le operazioni di pulizia e disinfezione. I box, ad esempio, avranno pareti completamente lavabili e disinfettabili fino a due metri di altezza, angoli smussati che semplificheranno lavaggio ed asciugatura, adeguate pendenze della pavimentazione per facilitare il deflusso dello sporco giornaliero nelle canaline di raccolta. Queste saranno collegate ad una canalina coperta più grande, che convoglierà il materiale nella rete fognaria alla quale, cosa importantissima, saremo regolarmente allacciati. Vorrei dire ancora molto per ribadire a tutti che il nuovo rifugio, che prevede anche un’area destinata a divenire eventualmente Canile Sanitario, sarà un arricchimento per la città, aperto allo scambio con la popolazione (incontri con le scolaresche, collaborazioni con centri anziani per l’affidamento di piccole mansioni all’interno del canile, introduzione di ragazzi con criticità al mondo del lavoro, corsi per proprietari sulla buona gestione e sull’educazione del proprio animale) e un risparmio per le casse comunali. RingraziandoVi per l’attenzione fin qui concessami, vorrei chiudere questa mia lettera con un dato del quale andiamo particolarmente orgogliosi: la nostra associazione è stata promotrice attiva di 4000 affidi di animali solo del territorio lodigiano. 4000 cani, ora felici, il cui mantenimento graverebbe altrimenti ancor oggi sulle casse comunali. Il rifugio A.DI.CA è sempre stato e sempre sarà solo un “albergo”, un soggiorno di passaggio sulla strada di una casa definitiva per i nostri amici. Ci saranno tante altre occasioni (oltre a quella di Domenica 9 Ottobre) per descrivere la nostra attività, ma soprattutto continueremo a dimostrarvi con i fatti che far rivivere lo spirito di San Francesco non è né difficile, né problematico.
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