A rischio fisionomia e identità del centro

Egregio Direttore, pongo alla Sua attenzione una breve nota, rimettendomi naturalmente alla possibile ospitalità.Da sempre ho apprezzato ed amato la dignità storico-artistica di questa nostra città ed è muovendo da questo sentire che, come cittadina, mi permetto di sottoscrivere l’istanza avanzata da Italia nostra, Fai e Tci in ordine ad un’attenzione e salvaguardia più precise ed incisive da riservare al tessuto urbano, nelle sue diverse declinazioni, così come alle sue realtà notevoli.Il Sindaco ha espresso volontà di collaborazione in materia, motivo per il quale ancora mi permetto una breve nota personale all’ attenzione.Un elemento peculiare della fisionomia del nostro centro storico - che ne testimonia e sottolinea l’origine medievale espressa dalla originaria lottizzazione gotica - è il gioco di gronda che si legge nelle sue vie, nonchè nella Piazza.Ora, su questo prezioso fattore di identità, che ha un peso non indifferente sul complessivo «spirito del luogo», incombe l’apertura al recupero dei sottotetti, legiferata a suo tempo dalla Regione, che sta portando ad un proliferare di abbaini il quale, per l’appunto con la giustapposizione di volumi impropri, va ad insidiare l’armonia del disegno sopra citato.Poiché tuttavia la legge regionale indica, allo scopo del soddisfacimento del necessario rapporto aereoillumi-nante, non solo l’abbaino,ma anche “finestre e lucernari”, ci si potrebbe avvalere di tale indicazione esistendo peraltro sistemi di finestratura raso tetto anche elettronicamente comandabili.In chiusura, chiedo venia, un’altra piccola osservazione: anche le “finiture” contano. Vedasi, nell’intervento angolo Gaffurio corso Roma, la finitura del sottogronda.Ringraziando per l’attenzione

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