A questo punto è necessario un cambio di passo

Egregio direttore, condivido in pieno i contenuti della “Lettera firmata” apparsa sul “Cittadino di questa mattina (martedì 25 febraio, Ndr) sui raid vandalici eseguiti a colpi di bombolette spray nelle “notti brave” di Lodi: però se io mi fossi stato l’autore, l’avrei firmata. È vero che la lettera se la prende genericamente con le persone “in divisa” che sono “accusate” di non svolgere appieno il proprio ruolo nel controllo notturno della città, ma io credo che non occorra fare di ogni erba un fascio.

Io non punto il dito contro polizia, carabinieri o vigili urbani, non li accuso di non fare nulla per assicurare la tranquillità notturna di Lodi. Vorrei solo, a questo punto, dopo quanto è capitato a Lodi (trenta muri dipinti! Hanno dunque avuto tutto il tempo di farlo in piena libertà senza essere disturbati!), da parte di chi li comanda, un cambio di passo. Quanto è stato fatto finora sul controllo notturno in città a Lodi ha chiaramente dimostrato ampie lacune.

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