A Lodi non siamo fanalino di coda

Egregio Direttore, prendiamo spunto dalla lettera pubblicata in data 19 luglio 2013 e approfittiamo di questo spazio per ringraziare la Signora Bianchi dei suggerimenti e delle proposte avanzate per rivitalizzare la città, domandandoci però allo stesso tempo se forse non sia arrivato il momento di iniziare a guardare la cosa con occhi un po’ diversi. Pur condividendo in toto le considerazioni in merito alla persistente congiuntura economica negativa e alla crisi che non accenna a demordere, a scapito soprattutto delle attività commerciali e delle piccole imprese, come Asvicom crediamo che oggi Lodi non possa più essere considerata il fanalino di coda della vivacità lombarda, costretta ad arrancare nel tentativo di rendersi più viva e attrattiva per cittadini e turisti. Vorremmo infatti ricordare alcuni degli eventi e degli appuntamenti che Asvicom ha organizzato e promosso in questi ultimi mesi per vivacizzare le serate lodigiane: dalla Lodi Fashion Night a Lodi sotto le Stelle, all’ultima Notte dei Saldi, che è stata anche occasione per inaugurare il ciclo di eventi estivi Lodi in Movida, alla Notte Bianca (quest’ultima organizzata dal Comune di Lodi, in collaborazione con Asvicom e le altre associazioni di categoria), il tentativo è proprio quello di rendere Lodi più competitiva, vivace e attrattiva. E crediamo, almeno in parte, di esserci riusciti: in tutte queste occasioni le vie del centro erano affollate, la città era allegra, viva e vitale. Certo, molto può ancora essere fatto, ma come Asvicom siamo convinti che, ispirandoci alle esperienze di altre città e raccogliendo spunti e proposte di cittadini, negozianti, istituzioni e associazioni locali, un passo alla volta si possa riuscire a invertire la tendenza negativa e far diventare Lodi una città davvero competitiva sul profilo della vivacità e attrattività. Si prenda ad esempio una delle iniziative citate sopra, la Lodi in Movida, che è la vera novità dell’estate 2013, realizzata grazie all’intraprendenza e alla voglia di mettersi in gioco di numerosi bar, ristoranti e pubblici esercizi. Ispirata alle realtà di città vicine, la Movida prevede l’apertura ogni sabato sera d’estate (fino al 14 settembre) di una ventina tra bar, ristoranti, locali e gelaterie fino alle 24.00, con spettacoli di animazione, musica, piccoli concerti, cene, degustazioni, happy hour, serate a tema e eventi dislocati lungo le principali vie del centro storico. In questo caso la sinergia tra pubblico e privato ha funzionato ed è stata davvero decisiva per dirimere alcune pratiche burocratiche e adempimenti normativi che avrebbero reso difficile la realizzazione delle serate: abbiamo chiesto e ottenuto il patrocinio del Comune di Lodi e gli eventi sono stati organizzati con il supporto dei tecnici e degli amministratori, che hanno permesso di estendere gratuitamente il plateatico i alcuni metri oltre quello già in concessione e di autorizzare le emissioni rumorose fino alle ore 24.00, in deroga al regolamento comunale vigente. La situazione di emergenza imposta dalla crisi, il grido di allarme dei commercianti e le richieste avanzate dalle associazioni di categoria non hanno lasciato indifferenti le autorità del territorio, nella convinzione che una città può dirsi viva, vivibile e bella solo se animata dalle attività commerciali e ben servita da bar e pubblici esercizi. È per questo motivo che proprio in questi giorni le associazioni di categoria sono state convocate ad un incontro con l’amministrazione comunale per confrontarsi e prendere visione di una nuova ordinanza che entrerà in vigore a giorni e che introduce agevolazioni, semplificazioni e sburocratizzazioni per venire incontro proprio alle esigenze e alle richieste di attività e pubblici esercizi, in termini di orari e organizzazioni di iniziative e spettacoli.

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