A Crema il teatro è per i ricchi, io vado a Lodi alle Vigne

Il teatro dei ricchi è a Crema. Ieri sera sono andato a teatro. A Lodi. Dopo una decina di anni finalmente sono riuscito a cambiare, sì, perché io abito a circa duecento metri dal teatro S. Domenico di Crema e quindi divorziare non è stato facile. Mi spiego: costo poltrona S.Domenico euro 32 più prevendita; Ponchielli di Cremona euro 21 ; Le Vigne di Lodi euro 23; Sociale di Soresina euro 18; Bellini di Casalbuttano euro 15 (meno della metà).

Abbonamento S.Domenico euro 250 otto spettacoli; Ponchielli euro 120 sette spettacoli (meno della metà!); Sociale di Soresina euro 60 quattro spettacoli; Bellini di Casalbuttano euro 87 sei spettacoli; Le Vigne di Lodi euro 180 tredici spettacoli (molto meno della metà di Crema!). Il livello artistico è lo stesso: sono spettacoli che girano nell’ambito nazionale.

A parte il S. Domenico, nessuno dei teatri sopra citati ha quaranta posti riservati a chissà chi (amici degli amici), nessuno entra in teatro a spettacolo iniziato, nessuno entra in teatro con la pelliccia, c’è il guardaroba. (Fra i posti riservati e il guardaroba non utilizzato l’incasso possibile sarebbe di circa 1500 euro a serata.)

Quando la stagione inizia tutti i teatri mi spediscono a casa lo stampato del programma, che Crema non ha mai. La prevendita e la prelazione a pagamento (euro 20 euro per l’abbonamento prosa) sono invenzioni cremasche. Gli orari della biglietteria sono solo per ricchi o disoccupati; nel 2011 ho fatto in piedi un’ora in strada e un’ora sotto il portico al freddo per rinnovare l’abbonamento, invece per prendere i biglietti di due spettacoli sono andato tre volte alla biglietteria, poi ho rinunciato.

Per il 2012 ho fatto due abbonamenti a Lodi, un abbonamento a Cremona, ho comprato un biglietto per Soresina e quattro per Casalbuttano. Finalmente a mio parere la cattiva gestione un po’ se n’è andata, ora confido nella nuova: buon lavoro!

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