25 aprile a Lodi: «Nessun segnale di disinteresse»

Caro Direttore, per nove anni come presidente della Provincia e cinque come sindaco di Lodi ho puntualmente partecipato alle iniziative promosse in città nella ricorrenza del XXV Aprile con profondo coinvolgimento, riconoscendomi pienamente nei valori testimoniati da questa data, la cui celebrazione ha sempre rappresentato per me qualcosa di più di un semplice dovere istituzionale.

Ritengo quindi che la mia assenza lunedì non possa essere interpretata come un mio disinteresse personale per questa importante circostanza, né come un segnale di insufficiente attenzione da parte dell’amministrazione comunale.

Molto più semplicemente, come noto quest’anno il XXV Aprile è caduto nel corso del ponte pasquale, periodo per il quale avevo da tempo programmato un breve periodo di assenza da Lodi con la famiglia.

Di questa situazione avevo informato con adeguato anticipo l’Anpi, segnalando che l’intervento a nome dell’amministrazione comunale sarebbe stato tenuto dalla non meno significativa figura del vice sindaco; sottolineo, peraltro, che alla cerimonia hanno presenziato anche altri tre assessori della giunta municipale, mentre un quarto assessore ha rappresentato Lodi a Maggiora, località del Novarese dove è stata intitolata una via al partigiano lodigiano Luigi Ceresoli, a testimonianza della sensibilità, personale e istituzionale, degli amministratori della città nei confronti di uno dei più importanti momenti di testimonianza civica della nostra comunità.

In ogni caso, se la mia assenza può aver colpito l’analoga sensibilità che fortunatamente ancora anima tante persone, me ne scuso, pregando di tenere conto delle motivazioni.

La risposta del sindaco di Lodi Lorenzo Guerini a un lettore che lamentava la mancata partecipazione di sindaco e prefetto alle celebrazioni del 25 aprile a Lodi

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