Una lunga riflessione sulla vita e sull’amore

n Peròn, il cane di famiglia, è arrivato al termine della sua serena vita. È un evento traumatico che porta Aurora a riflettere sulla sua mancanza di attenzioni verso il caro animale e, pian piano, su tutta la sua esistenza. Così Le piume non fanno rumore si configura come una sorta di diario dove la protagonista annota le sue riflessioni, pensieri che la conducono ad agire, ad abbandonare una vita che non le appartiene per cercarne una nuova, migliore. Ma la nuova esistenza ripercorre le strade del passato, accantona l’attuale presenza di Davide e rievoca il ricordo di Ferdinando, l’indimenticato grande amore dei tempi dell’università. Sono passati dieci anni, le vite di entrambi sono cambiate ma non si è mai spezzato il filo che li teneva uniti un tempo. Nessuno dei due è riuscito a dimenticare il loro amore: dopo c’è stata solo una continua ricerca di pezzi di loro nelle altre persone. Per questo è impossibile scacciare la voglia di riallacciare quel rapporto bruscamente interrotto. Soprattutto perché è troppo grande il rimpianto e il desiderio di ricominciare da capo provando a ricostruire quella che sarebbe potuta diventare una vita meravigliosa se solo a un certo punto non fosse mancato il coraggio necessario. Ma il finale riserverà una sorpresa che cambierà le carte in tavola. Giada Fornaciari è un’autrice calabrese di nascita e piacentina di adozione. Alle prese con il suo primo romanzo, è riuscita a comunicare limpidamente intensi vortici di emozioni e sentimenti, specialmente grazie alla scelta di uno stile e di un linguaggio altamente lirico.

GIADA FORNACIARI, Le piume non fanno rumore, AltroMondo Editore, Padova 2011, pp. 131, 12 euro

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