Le poesie testimoniali di Daria Menicanti

È un volume importante e necessario questo che raccoglie tutte le poesie di Daria Menicanti (Piacenza 1914 – Mozzate 1995). Importante non solo dal punto di vista della poesia testimoniale e narrativa in continua tensione con la riflessione e con l’atto etico, ma anche come contributo di fattività e di germinazione della scuola banfiana e dell’intellettualità milanese. Perché come bene spiegano i curatori Fabio Minazzi, Brigitta Bonghi e Silvio Raffo, questo volume ricostruisce nel suo distillato un ulteriore aspetto della Milano banfiana una schiera di «intellettuali, poeti, filosofi, pedagogisti, artisti e musicologi (come Dino Formaggio, Remo Cantoni, Enzo Paci, Antonia Pozzi, Maria Corti, Vittorio Sereni, Giovanni Maria Bertin, Luigi Rognoni, Renato Birolli etc. etc.)». Non possiamo qui affrontare le oltre ottocento pagine del volume, lo faremo altrove: per tutte Horror vacui «Necessità di ogni scrittura è quella / di riempire gli spazi dell’uomo: / e il quadro va a coprire / una parete poco prima bianca / e sotto un arco di sasso la scultura / si mette a vivere come una pianta».

Daria Menicanti, Il concerto del grillo B. Bonghi, F. Minazzi e Silvio RaffoMimesis, Milano 2013pp. 816, 40 euro

© RIPRODUZIONE RISERVATA