La nuova garzaia piace di più: boom di aironi alle Monticcchie

Alla Riserva Naturale Monticchie arrivano le garzette, una specie di aironi, dopo i lavori sulla garzaia, l’area di nidificazione. Per il Comune di Somaglia, «scommessa vinta». Buone notizie di inizio primavera per l’oasi somagliese, di recente interessata da una serie di interventi di riqualificazione naturalistica.«I lavori, iniziati nel settembre 2020, si sono chiusi entro la metà di gennaio 2021 in modo tale da non disturbare gli aironi cinerini, che sono precoci e iniziano presto il corteggiamento», commenta il consigliere Lorenzo Mazzocchi, delegato alla Riserva. Nel dettaglio, il progetto era stato bandito nel 2019 dalla Regione Lombardia che ne aveva finanziato le disponibilità nell’ambito del Progetto Life Gestire, un cospicuo finanziamento dell’Unione Europea erogato direttamente alla Regione affinché governasse una serie di interventi necessari a tutelare le specie di interesse europeo, fra le quali si trovano appunto gli aironi di Monticchie. «A fine 2019 abbiamo saputo che era imminente la promulgazione di un bando regionale finalizzato ai miglioramenti ambientali nelle aree protette che ospitano specie prioritarie - commenta il vicesindaco di Somaglia Marco Facchini - e poiché abbiamo sempre ragionato della necessità di riqualificare la Riserva, con abbondanza di elaborazioni e progettazioni preliminari, ci siamo trovati subito in linea con le richieste della Regione che, infatti, ha approvato il progetto chiamato “Interventi di allagamento dei suoli e ricostituzione di acquitrini a fini di protezione del sito”». Cofinanziandolo per 22mila euro.

Sistemate le nuove chiuse per convogliare l’acqua nella zona della garzaia, restaurati antichi manufatti idraulici, eliminati sia la vegetazione arborea sia alcuni vecchi impianti forestali risalenti agli anni Novanta, l’area ha riacquisito l’antico aspetto, con una vasta zona aperta, che verrà progressivamente allagata, a corona del bosco di ontani neri che ospita da circa 40 anni gli aironi.

«Questa colonia è stata una delle più grandi in Lombardia e all’inizio era costituita da più di mille coppie di diverse specie, fra l’airone cenerino, nitticora e garzetta, ma negli anni le cose sono molto cambiate e molte specie sono diminuite fino a quasi sparire», osserva Luca Canova, direttore scientifico di Monticchie.

Grazie ai lavori realizzati però l’atteso ritorno si è verificato. «I migratori infatti sono arrivati, in una notte fra lunedì e mercoledì, e ieri si erano già messi in mezzo agli alberi a schiamazzare e corteggiarsi rumorosamente». Ora non resta che sperare che la colonia prosperi.

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