Aldo Biscardi, viaggio oltre alla “macchietta”

Giovanni Arpino definì Il Processo di Biscardi una trasmissione molto innovativa al suo esordio, più di 50 anni fa, come «il bar dello sport». Ci andavano tutti: da Sandro Pertini a Giulio Andreotti, da Falcao a Maradona, da Brera a Pasolini. Perché un tempo il calcio era altro da faccende di doping, mazzette e partite concordate. Antonella Biscardi, giornalista e figlia di Aldo, ricostruisce ora in un libello per i tipi di Limina la parabola professionale di suo padre. Ne esce un Biscardi inedito, molto meno personaggio e macchietta di quello che siamo soliti immaginare, un giornalista preparato, professionale, scrupoloso. Amico dei potenti, ma sempre ironico con loro. In un libro la storia (calcistica e non) della televisione degli ultimi cinquant’anni, prima che l’avvento del digitale facesse cambiare marcia a tutto.

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