VIZZOLO Una nuova frontiera per la cura dei tumori con metastasi

Primo intervento di chemioipertermia al Predabissi in una donna di 50 anni con un tumore dell’intestino che si era allargato all’utero

La nuova frontiera della chemioipertermia per combattere i tumori è stata utilizzata per la prima volta presso l’ospedale di Vizzolo. La tecnica all’avanguardia è stata infatti testata su una donna 50enne di Melegnano con una voluminosa neoplasia del sigma infiltrante dell’utero con grosse metastasi fino a 20 centimetri. L’intervento di asportazione, eseguito dal chirurgo Carmelo Magistro insieme al suo staff e in collaborazione con Franco Viazzo (direttore dell’ostetricia e ginecologia), è durato 3 ore e mezza. A seguire la paziente è stata collegata alla piattaforma per la chemioipertermia intraoperatoria. La donna è stata dimessa dopo 8 giorni di ricovero e dovrà continuare i controlli di routine nel reparto di oncologia diretto da Andrea De Monte. La chemioipertermia, ossia l’infusione di una soluzione riscaldata tra i 41 e i 42 gradi centigradi contenente farmaci chemioterapici mediante l’ausilio di una apparecchiatura dedicata, è di solito eseguita in centri di riferimento come l’Istituto nazionale dei tumori di Milano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA