Vita da incubo per i pendolari della linea Paullo-Lodi: «Gli studenti vanno a scuola e non sanno se il pullman ci sarà»

La denuncia di un genitore, viaggiare sulla tratta ormai è diventata una lotteria

La vita di chi usa il trasporto pubblico sulla linea Paullo-Lodi è diventata un incubo. Una situazione insostenibile, che dura da troppo tempo, secondo Milena Mortara, una mamma di Paullo, che racconta l’esperienza più recente del figlio, una disavventura che risale a mercoledì pomeriggio: «La corsa delle 14 .30 di mercoledì, dal terminale di Lodi a Paullo non c’era». Ma non era stata segnalata la soppressione. «Ho controllato sul sito la mattina stessa. Entro le 17 del giorno prima dovrebbero pubblicare l’elenco delle corse soppresse», spiega la donna. Convinta che il servizio fosse regolare, la mamma ha lasciato che il figlio, 17 anni, iscritto al liceo Gandini, prendesse il pullman, sapendo che sarebbe potuto tornare a Paullo con quello delle 14.30. «Invece è saltato - continua la mamma -. Mercoledì faceva la sesta ora, perciò non avrebbe potuto salire sulla corsa delle 13.30, ma su quella successiva. Mi ha chiamato alle 14.45 dicendomi: “Mamma non passa”. Alle 15 sono salita in auto per andarlo a prendere. Ho portato a casa lui e un’altra compagna». Risultato? Gli studenti sono tornati a casa alle 16 e dovevano ancora pranzare. «Gli ho cucinato due uova, ma è inaccettabile questa situazione - continua la mamma -. Esce di casa alle 7, va a scuola, ma non sa se il pullman ci sarà. Questi ragazzi sono anche minorenni. Non mangiano dalla mattina fino alle 16? Quando fanno i compiti? Quando incontrano gli amici? Tra l’altro, ho pagato per il tesserone per un servizio che funziona in questo modo. Il costo della benzina per andare ogni volta a prendere mio figlio a Lodi lo sostengo io».

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