Tribiano: «Il mio Evoque si è mosso da solo e mi ha investito, sono miracolato»
Parla il 58enne rimasto per 40 minuti con un piede incastrato sotto una ruota: «Non capisco come possa essere successo»
Tribiano
«Un Suv pesante 1.900 chili mi ha schiacciato il piede per 40 minuti, l’ortopedico dice che sono un miracolato, c’è persino chi mi chiama uomo bionico». Adesso che il peggio è alle spalle, il 58enne di Tribiano Mauro Reginella usa l’arma dell’ironia per descrivere la disavventura vissuta nel pomeriggio di lunedì scorso, quando la sua Range Rover Evoque gli ha schiacciato il piede sinistro. «Ero appena sceso dal fuoristrada per aprire il garage di casa, avevo lasciato aperta la portiera del suv - sono state le sue parole mercoledì pomeriggio -. Nel
cortile non c’è alcun tipo di pendenza, non capisco cosa possa essere successo: sta di fatto che all’improvviso il fuoristrada è partito e, dopo avermi scaraventato a terra, ha terminato la sua corsa con la ruota sul mio piede sinistro». Tanto sorpreso quanto dolorante, l’imprenditore ha iniziato a urlare, richiamando così l’attenzione dei vicini di casa. «Sono arrivati subito ad aiutarmi, li ringrazio veramente di cuore - continua nel racconto del pomeriggio di paura -. In un secondo tempo sono accorsi i sanitari del 118 con l’equipe infermieristica e gli agenti della polizia locale, ma sono stati allertati anche i vigili del fuoco. C’era infatti l’assoluta necessità di rimuovere dal mio piede il Suv pesante 1.900 chili, operazione che non si prospettava per nulla semplice: spostandolo avanti mi avrebbe provocato ulteriori danni, ma non era neppure possibile la retromarcia perché già contro il muro. Anche in questo caso si sono rivelati decisivi i vicini di casa: utilizzando ben tre crick, alla fine sono riusciti ad alzare il Range Rover liberandomi così il piede rimasto schiacciato sotto il fuoristrada».
A quel punto i sanitari della Croce bianca di Paullo l’hanno caricato in ambulanza, dove l’equipe infermieristica in arrivo dall’ospedale Maggiore di Lodi ha proceduto ad una serie di accertamenti: considerata la dinamica del singolare incidente, c’era una grande preoccupazione sulle condizioni del 58enne. Alla fine è stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale Predabissi di Vizzolo, dove i medici l’hanno sottoposto ad ulteriori controlli per appurarne il reale stato di salute. «Nonostante i 1.900 chili sul piede per 40 minuti, ho rimediato solo la frattura del quinto metatarso - ha concluso finalmente sollevato mercoledì pomeriggio -. Dovrò rimanere fermo 30 giorni, ma sono già a casa e il peggio è alle spalle. Me la sono vista davvero brutta, l’ortopedico mi ha dato del miracolato, c’è chi mi chiama uomo bionico».
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