Sudmilano soffocato dal traffico, rispunta l’ipotesi della tangenziale ovest esterna
PROGETTO NEL CASSETTO I sindaci s’interrogano sulla necessità di nuove infrastrutture per il territorio
«Il traffico del Sudmilano è al collasso. Rilancio sulla Tangenziale ovest esterna, che farebbe fronte ad una vera e propria emergenza». Nella giornata di ieri l’appello è arrivato dal sindaco di Melegnano Vito Bellomo, che ha riportato in primo piano una questione di cui si parla da tempo sul territorio. «Sin dal primo mattino l’imbocco in A1 è una coda unica - ha tagliato corto il 55enne Bellomo a metà pomeriggio -. La stessa cosa avviene all’ingresso delle Tangenziali, che sono veramente al collasso». Secondo il primo cittadino di Melegnano, «anche nell’ultimo periodo è arrivato il via libera a nuovi poli commerciali, logistiche e insediamenti produttivi. Ma le strade sono rimaste quelle di 30 anni fa. Penso solo alla trafficata provinciale Binasca, che vede il quotidiano passaggio di almeno 30mila veicoli». Si spiega così la presa di posizione del sindaco Bellomo, che già in passato aveva sollevato questioni simili. «Nasce da qui l’assoluta necessità di studiare nuove soluzioni, che sgraverebbero la gran mole di traffico presente nel quadrante ovest della Città metropolitana - ha incalzato ancora nella giornata di ieri -. A partire dall’ipotesi della Tangenziale ovest esterna di Milano (Toem), che potrebbe finalmente migliorare la situazione». Secondo il progetto originario varato qualche anno fa dalla Regione e poi rimasto nel cassetto, l’autostrada a pedaggio partirebbe dallo svincolo della Teem a Melegnano e si collegherebbe all’A7 a Binasco. Per una lunghezza totale di 21,83 chilometri, nel Sudmilano la Toem interesserebbe i centri di Melegnano, Carpiano e Cerro. «Tutto questo a beneficio delle migliaia di persone in transito sulle strade del territorio - ha sottolineato il sindaco Bellomo in conclusione - Non mi riferisco solo ai camionisti, ma anche a chi si reca al lavoro o a scuola in macchina. Dobbiamo fare qualcosa per arginare un’emergenza che rischia di farsi ogni giorno più grave». Secondo il sindaco di Carpiano Loris Carmagnani, «la necessità di investire sulle arterie di collegamento non è più rinviabile. Le strade provinciali soffrono da decenni un sottodimensionamento strutturale. Progetti strategici come l’allargamento della Val Tidone o il potenziamento della Binasca sono fermi da anni. L’esplosione delle attività logistiche e del traffico pesante ha acutizzato le criticità. La rete di servizi fatica a reggere un carico ormai insostenibile».
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