San Giuliano, “droga dello stupro”: assolto un 28enne trovato con 37 dosi

Il giovane era stato fermato a marzo davanti alla casa di uno spacciatore, rischiava sei anni di carcere

Il tribunale di Milano ha assolto “perché il fatto non sussiste” un 28enne di San Giuliano Milanese che nel marzo scorso era stato controllato dalle forze dell’ordine non appena era uscito dall’appartamento di uno spacciatore a Milano: aveva in tasca un boccettino con 76 grammi di un liquido chiaro che dalle analisi si era rivelato contenere una soluzione di 23 grammi di gamma-butirolattone puro, in sigla Gbl, una sostanza conosciuta, come il derivato meno potente Ghb, come “droga dello stupro”, perché può essere somministrata in bevande, in quantità dell’ordine di milligrammi, all’insaputa delle vittime, e provoca disinibizione, rilassatezza e anche perdita della memoria. La perizia tossicologica della Procura milanese, molto documentata, indica le modalità di uso per alterarsi nelle feste, che tipicamente durano due o tre giorni e prevedono assunzione di una “dose” ogni due ore o meno, con disponibilità di altre sostanze eccitanti per poter seguire le dinamiche della festa. Gli esperti ammoniscono sul pericolo fortissimo di dipendenza e di astinenza con sindromi neurologiche, di effetti collaterali gravi come l’incontinenza urinaria e fecale o anche la morte, eppure queste due sostanze hanno preso piede soprattutto in Nord Europa. Il giovane intanto dopo il sequestro della droga aveva subito voluto affidarsi al Serd dell’Asst per smettere e disintossicarsi.

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