San Donato, nuovo stadio del Milan: fa discutere il progetto per i parcheggi
Critiche dalla consigliera Gina Falbo che parla di poco più di 4.200 posti auto
«Innanzitutto, in merito allo stadio del Milan, l’obiettivo dell’amministrazione è quello di creare le condizioni per fare si che il numero minore possibile di persone arrivi allo stadio con l’auto e per questo i tecnici del Comune hanno già chiesto alla società un rafforzamento delle infrastrutture a partire dalla realizzazione di una stazione ferroviaria al posto della fermata esistente». L’assessore Massimiliano Mistretta risponde così alla preoccupazione espressa dal capogruppo della lista “Insieme per San Donato” Gina Falbo in merito alle previsioni contenute nel piano presentato dalla società SportLifeCity (controllata dal Milan), in base alle quali il 55 per cento dei tifosi raggiungerebbe lo stadio in auto. Una stima, sottolinea l’esponente della giunta, che dovrà essere completamente rivista a seguito di una serie di misure tese a rafforzare il trasporto pubblico. Altro capitolo tocca i parcheggi. Falbo ha in particolare fatto notare che, in base a quanto è sino ad ora emerso, sono previsti 3.500 stalli nella struttura multipiano che sorgerà in prossimità all’impianto, e altri 750 in un’area del Parco agricolo Sudmilano, contro i 12.898 stalli per le auto e i 4.942 posteggi per le moto previsti dal Coni. A tal proposito Mistretta mette in evidenza: «Il Coni prevede che gli stalli debbano essere collocati nell’arco di un raggio di oltre 2 chilometri e pertanto negli orari e nei giorni in cui si terranno partite e concerti potranno essere utilizzati i parcheggi del Quinto palazzo Uffici, nonché quelli del nuovo centro direzionale Eni, così come i silos della metropolitana e il grande posteggio a raso di via XXV Aprile. Il Milan - annuncia - per ogni singolo evento di grande richiamo dovrà istituire delle navette che trasporteranno tifosi e pubblico allo stadio«. Le ricadute in termini di viabilità e parcheggi continuando dunque ad essere al centro del dibattito in attesa che si apra il confronto tra l’amministrazione comunale e i cittadini.
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