San Donato: anziano con il pacemaker guasto aspetta 9 ore al pronto soccorso

Un 87enne di Mediglia racconta la sua odissea durante il “ponte” del 25 Aprile.

Nove ore di attesa per regolare un pacemaker mal funzionante. È l’odissea di Renato Falce, 87 anni, ex capogruppo di maggioranza in consiglio comunale a Mediglia, che si è recato al Policlinico di San Donato dopo aver avvertito un malessere. «Io sono andato nel pomeriggio di venerdì, dopo aver chiamato più volte, come è previsto, ma senza ricevere alcuna risposta», racconta la sua disavventura l’anziano. Che, alla fine, ha deciso di recarsi di persona in ospedale. «In segreteria sono stati gentilissimi, ma in assenza dello specialista in reparto, mi hanno mandato in Pronto soccorso e, proprio lì, ho atteso all’infinito il mio turno, senza che mi informassero o meno della presenza dell’aritmologo - racconta Falce -. Il problema è dato dal fatto che mi è stato assegnato un codice blu, quindi ho dovuto attendere oltre modo, nonostante le mie problematiche, all’accettazione». «Ho sempre evidenziato che io avevo bisogno solo dell’aritmologo - aggiunge Falce -. Dopo nove ore di attesa sono stato chiamato del medico, che mi confermava meravigliato di essere stato avvisato all’1 di notte. Ero in fibrillazione e il medico mi ha regolato il pacemaker. Venivo dimesso alle 2.10».

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