
PAULLO Progetto di fusione della cooperativa Reduci: tra i soci esplode la protesta
Il caso «Inconcepibile che il libro degli aderenti non venga messo a disposizione»
La cooperativa Reduci di via Manzoni a Paullo è chiusa da 4 anni. E da 4 anni i soci non hanno saputo nulla sul suo destino. Almeno fino a pochi giorni fa, quando è arrivata la convocazione per l’approvazione di un progetto di fusione. Un vero e proprio fulmine a ciel sereno, perché alcuni soci storici, che lamentano di non essere mai stati informati, non intendono dare il loro voto a favore. «La Cooperativa Reduci a Paullo attiva dal 1945 è da circa 4 anni chiusa e alcuni soci sono preoccupati per l’assemblea che il consiglio di amministrazione ha convocato per il 10 settembre alle ore 15.30 presso l’oratorio con all’ordine del giorno l’approvazione del progetto di fusione per incorporazione della “Cooperativa di consumo fra Reduci e collaboratori di Paullo - società cooperativa” nella cooperativa “Il Melograno” – sintetizzano Alberto Pacchioni e Fabio Mariani, famigliari dei cooperatori storici -. Abbiamo chiesto con più Pec la documentazione che verrà illustrata nell’assemblea, ma nella risposta ricevuta solo qualche giorno prima della data di convocazione abbiamo saputo che per visionare gli atti occorre prendere un appuntamento presso lo studio di un commercialista. Dopo anni di richieste rimaste inevase siamo di fronte a risposte frammentarie, incomplete e insoddisfacenti. È inconcepibile, inoltre, che il libro soci non venga messo a disposizione». «Viene naturale chiedersi – aggiungono Pacchioni e Mariano - perché i soci di una cooperativa, la più antica e presente sul territorio dal 1945 non possano avere la documentazione per poter votare in modo consapevole e informato». Da 150 soci, oggi gli iscritti sono circa una trentina. E il Cda è a 3, formato da Gianfranco Battioni, Ivano Arrigoni e Paolo Caironi. Al momento il presidente Battioni non rilascia dichiarazioni, ribadendo però che i percorsi sono stati illustrati ai soci e la decisione dell’assemblea sarà presa solo da loro. Solo dopo il voto dell’assemblea, a suo avviso, si potranno fare tutte le considerazioni del caso.
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