
Odissea Genia, il Comune di San Giuliano pronto a riprendersi tutto il patrimonio
IL CASO Una soluzione che apre grandi prospettive per il recupero dei beni
Il Comune di San Giuliano si prepara a riprendere le redini di tutto il patrimonio Genia. La Corte d’Appello ha accolto il ricorso dell’ente locale che nel 2020 aveva presentato una proposta di concordato fallimentare che è stata poi al centro di un’infinita battaglia legale. A questo punto manca solo l’esecutività di quella che è stata un’attesissima sentenza che è arrivata mercoledì sulle scrivanie del municipio. In una nota l’amministrazione di Marco Segala fa sapere: «Ora sarà necessario attendere i tempi per l’esecutività della sentenza, considerando anche il periodo feriale, prima di poter dare concreta attuazione al concordato fallimentare». E ancora: «Qualora la sentenza dovesse passare in giudicato, si aprirebbe finalmente la possibilità di mettere la parola fine a un capitolo complesso e doloroso della storia cittadina. Case popolari, impianti sportivi, scuole, edifici pubblici e altri beni strategici per la comunità potrebbero tornare nella piena disponibilità del Comune, quindi, dei suoi cittadini». Guardando all’aspetto giudiziario, la Corte d’Appello, a cui la Cassazione aveva rinviato la complessa partita dopo essersi espressa con uno orientamento a favore del Comune, con il proprio dispositivo ha ribaltato la precedente decisione del novembre 2021. In particolare, «è stato riconosciuto che il voto sul concordato fallimentare era stato espresso da J-Invest ( la controparte che ha dichiarato battaglia alla proposta di concordato ), non per conto delle originarie cedenti – regolarmente iscritte ab origine al passivo – bensì per conto delle società di cartolarizzazione, in contrasto con quanto previsto dalla normativa fallimentare». Dal municipio arriva notizia che, considerata la complessità della vicenda, la prossima settimana sarà convocata una conferenza stampa alla presenza dei legali dello Studio Zamponi-Poggi-Carimati Associati, che hanno affiancato l’amministrazione nel contenzioso. Intanto l’esecutivo di Segala annuncia che si sta già preparando alle ricadute operative dell’omologa del concordato. Queste prevedono «il ritorno in bonis di Genia in liquidazione», il trasferimento dei beni immobiliari al Comune e la pianificazione degli interventi futuri.
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