In bicicletta da Melegnano fino a Palermo
per dare un voto alle strade VIDEO

DUE RUOTE L’avventura di Lorenzo Paolo D’Andrea denominata “In sella sicuri”

L’Italia percorsa in bicicletta per denunciare i pericoli di chi si muove in sella alle due ruote.

Tra poche settimane sarà questa l’impresa di Lorenzo Paolo D’Andrea, restauratore in pensione e da sempre grande appassionato di ciclismo.

«L’ho chiamata non a caso “In sella sicuri” - racconta il 66enne D’Andrea -. Avevo già programmato il viaggio nel 2023, ma un incidente sulle due ruote ha fatto saltare tutto. Adesso, però, sono pronto a pedalare per oltre 2mila 300 chilometri: la partenza è fissata per il 29 maggio dai cicli Scotti, un nome mitico per gli amanti delle biciclette. Ho fatto il militare come carabiniere ausiliario del corpo dei paracadutisti Tuscania: ho quindi chiesto al comandante dei carabinieri di Melegnano l’onore di dare il via al viaggio con una foto, un gagliardetto o un breve filmato d’augurio. Al termine di ogni tappa, farò poi visita alle caserme dell’Arma che incontrerò lungo il percorso».

. Video di Stefano Cornalba Il 66enne D'Andrea prepara un’altra impresa

Il ciclista di Melegnano attraverserà la Lombardia, l’Emilia Romagna, le Marche, l’Abruzzo, il Molise, la Puglia, la Basilicata, la Calabria e la Sicilia per un totale di 18 tappe con quattro giorni di riposo.

«Salvo contrattempi legati al maltempo, il 20 giugno è in programma l’arrivo a Palermo - sono ancora le sue parole -. Troverò ad accogliermi il primo cittadino Roberto Lagalla, che si è detto entusiasta della mia avventura». Un po’ come avvenuto a Melegnano, dove in tanti sono pronti a sostenerlo. «A partire dal campione del calcio e amico Roberto Donadoni, che ho incontrato proprio in questi giorni - rivela il popolare D’Andrea -. Attraverso una telecamera che porterò in testa, sarà possibile seguire il viaggio in tempo reale: basterà collegarsi ai miei canali social, che sto affinando proprio in questi giorni». Il ciclista di Melegnano avrà così la possibilità di documentare i pericoli per chi si muove in bicicletta.

«È proprio questo l’obiettivo dell’avventura al via nelle prossime settimane, che ha incontrato un grande favore tra la popolazione locale - ribadisce il 66enne -. Non mancherà infine una tappa nella città anconetana di Michele Scarponi, il ciclista professionista vittima nel 2017 a soli 38 anni di un drammatico incidente stradale in sella alle due ruote. Ho già preso contatto con l’associazione nata in sua memoria per organizzare un evento ad hoc - conclude D’Andrea -. Perché non devono più ripetersi tragedie tanto grandi».

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