Imprenditore lascia una maxi eredità al Comune di Vizzolo

CUORE D’ORO Antonio Polla è mancato nelle scorse settimane a 80 anni, l’accettazione in consiglio comunale

Al momento della morte, lascia la maxi eredità al Comune. Imprenditore dal cuore d’oro a Vizzolo. La questione è diventata di pubblico dominio mercoledì pomeriggio, quando il consiglio comunale ha accettato l’eredità con beneficio d’inventario. «La storia è quella dell’imprenditore Antonio Polla, morto nelle scorse settimane all’età di 80 anni - ha affermato la sindaca Luisa Salvatori -. Nel quartiere di Sarmazzano ai confini con Melegnano possedeva due aziende: la Tagliabene e la Polla. La prima si occupa di affittare i coltelli all’ingrosso: la seconda ne cura invece l’affilatura».

In base a quanto si legge nel sito dell’azienda, i Polla sono stati dei pionieri nell’antico mestiere dell’arrotino: nel 1920 il padre Gustavo avviò l’attività vicino a Pinzolo in val Rendena, località dalla quale la famiglia proviene. Arrivato a piedi a Milano spingendo la mola a pedale, andò alla costante ricerca di coltelli, forbici e utensili da taglio da affilare tra macellerie, salumerie e osterie. Tutto questo avendo sempre come punti di riferimento l’onestà, la serietà, lo spirito di sacrificio e la capacità imprenditoriale. Tutti valori trasmessi al figlio Antonio: appena 14enne, nel 1958 affiancò il padre nella storica attività di famiglia. Nasceva così l’azienda Tagliabene, che oggi gioca un ruolo di primo piano nel proprio settore.

«Celibe e senza figli, Polla abitava proprio sopra le due aziende in fondo a via Cerca Vecchia - ha continuato la sindaca Salvatori -. Al momento della morte, ha lasciato gran parte dell’eredità in beneficenza: risiedendo a Vizzolo, è dunque passata al nostro Comune. Tutto questo è stato accertato dal notaio chiamato a gestire la pratica testamentaria». Sempre secondo quanto fatto sapere dalla sindaca Salvatori, «solo l’azienda Tagliabene è passata al vecchio amministratore: tutto questo purché doni un milione di euro all’Airc e un milione di euro alla Vidas, le due associazioni in prima linea sul fronte socio-sanitario. Come del resto tutti gli altri averi, l’azienda Polla è stata invece lasciata al nostro Comune: secondo quanto già concordato, continuerà ad essere gestita dalle due amministratici che se ne occupano da anni».

Nella seduta di mercoledì il consiglio comunale ha accettato l’eredità con beneficio d’inventario. «Come è nelle facoltà del Comune, in primis vogliamo accertarci dell’esatto patrimonio - ha ribadito la sindaca -. Solo a quel punto avverrà l’accettazione definitiva dell’eredità. In questo caso ne destineremmo una buona parte a progetti di carattere sociale: tutto questo rispettando la volontà di Antonio Polla, che si è dimostrato davvero un imprenditore dal cuore d’oro».

© RIPRODUZIONE RISERVATA