IL RICORDO DI DON ROBERTO L’infanzia, la vocazione e quel Rosario dal campanile: sarà sacerdote per sempre

Cresciuto a Mulazzano, è stato ordinato nel luglio 2020: la vita del giovane sacerdote stroncato da un malore

Era cresciuto a “pane e oratorio”, nella sua Mulazzano, da bambino aveva voluto subito diventare chierichetto ed in casa giocava anche a “preparare la Messa”. La sua vocazione al sacerdozio però era stata un autentico percorso di maturità in cui lo aveva accompagnato da vicino don Anselmo Morandi, rettore del seminario. E la sua ordinazione sacerdotale era stata una gioia profonda, per lui, la sua famiglia (mamma Marisa, papà Franco, il fratello Andrea con Chiara e il piccolo Leonardo, gli zii), e per tutto il suo paese d’origine: Mulazzano si era vestito a festa il 5 luglio del 2020 per la celebrazione della sua prima santa Messa da sacerdote, e, districandosi tra le restrizioni legate ancora all’emergenza pandemica, aveva chiuso le strade, lasciando che una processione giungesse dalla sua abitazione alla chiesa parrocchiale fra i balconi pieni di scritte “W don Roberto”. Quel giorno era l’intera Mulazzano ad essere in festa per quel suo “figlio prete”. Oggi è l’intera comunità di Mulazzano ad essere sotto choc per la scomparsa improvvisa di don Roberto Pozzi, 32 anni soltanto.

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