Il dottor Achille Maroni resta al lavoro: «Non posso lasciare 2mila pazienti»

«Ho ancora tanta voglia di curare la gente. E poi non posso lasciare a spasso 2mila pazienti». Il popolare dottore Achille Maroni spiega così la decisione di continuare l’attività di medico di famiglia. «Pochi mesi fa ho compiuto 70 anni - sono le sue parole -. Potrei andare in pensione, ma ho fatto domanda per proseguire. In questi giorni è arrivato il via libera degli enti superiori». Nel pieno dell’emergenza camici bianchi, il suo è un caso certamente singolare. «Ho sempre amato fare il medico di famiglia, professione che svolgo dal febbraio 1982 - continua nel racconto -. Nei primi tempi lavoravo a Casaletto, Salerano e Cerro al Lambro. Non c’era ancora la guardia medica: uscivamo anche di notte per visitare i pazienti. Dal 1983 sono attivo a Melegnano: oggi mi occupo anche dell’ambulatorio medico temporaneo in via VIII Giugno. Una volta la settimana mi sposto infine a San Zenone ai confini con il Lodigiano. I ragazzi degli inizi mi portano i figli e in alcuni casi persino i nipoti».