«Erika amava cantare e sorrideva sempre»

PANTIGLIATE Il ricordo di chi conosceva la 53enne trovata morta: tante le ipotesi sulle cause del decesso

Un campo di granoturco, una Mini Cooper nera abbandonata in un fosso e, poco distante, il corpo privo di vita di Erika Ferini Strambi. È questo lo scenario drammatico che ha segnato il ritrovamento della donna di 53 anni, scomparsa il 7 luglio, dopo una serata con gli amici nel locale “InGordo Beerstrot” di Segrate. Intorno alle 14.30 di mercoledì, un agricoltore ha notato l’auto nel fosso ai margini di un campo di Pantigliate. Dopo l’intervento della polizia locale di Pantigliate e Peschiera Borromeo, a circa 200 metri dal veicolo, gli agenti hanno rinvenuti Erika. Subito dopo, l’arrivo anche del medico legale che ha trovato il corpo in evidente stato di decomposizione e accanto anche le stampelle della donna. Le ricerche sono iniziate in modo ufficiale con la denuncia del padre e poi dei colleghi che aspettavano Erika al lavoro. Una traccia telefonica rilevata proprio a Pantigliate aveva guidato le forze dell’ordine nella zona del ritrovamento. Le telecamere di sorveglianza della zona ora sono sotto esame da parte dei carabinieri della Compagnia di San Donato ma nessuna ipotesi è esclusa. Addolorati gli amici che descrivono Erika come una donna piena di vita. «Ci siamo conosciute perché entrambe amiamo cantare - racconta l’amica Laura D. - non ci frequentavamo spesso, ma ogni volta stare con lei era una festa. Erika mi aveva confidato che le mancava un compagno, forse soffriva la solitudine, ma non smetteva mai di sorridere». Sono moltissimi i messaggi di cordoglio sulla pagina social della donna e secondo quanto raccontato da alcuni conoscenti, l’ultima sera era uscita dal locale da sola ma non è chiaro se volesse tornare verso casa, a Milano. Erika lavorava presso la multinazionale Luxottica di Milano ed era apprezzata dai suoi colleghi, come Viviana, che prima del ritrovamento si era rivolta anche alla trasmissione televisiva di Raitre “Chi l’ha visto?” nella speranza che Erika sentisse il suo invito a tornare a casa. Purtroppo, quell’appello non ha avuto risposta.

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