Fanfulla, servono rinforzi davanti
o la salvezza sembra impossibile
CALCIO - ECCELLENZA I giocatori con cui puntellare la rosa esistono, ma ai bianconeri serve tanta qualità
Lodi
È vero, del domani non v’è certezza, come scriveva Lorenzo il Magnifico e parodiava Fantozzi in uno dei falliti corteggiamenti alla, all’epoca signorina, Silvani. Invece per il Fanfulla almeno una sicurezza sul futuro immediato esiste: comunque finirà la partita interna di domenica contro la Barona, terminerà il girone di andata all’ultimo posto. Certo, sarebbe deleterio - sportivamente parlando - chiuderlo con l’ennesima sconfitta, con il rischio di vedere salire ulteriormente la distanza dalla quota play out. Sul futuro a medio e lungo termine, invece, poco si può prevedere. Se non che un conto sarebbe arrivare all’estate con la seconda retrocessione consecutiva sul groppone, in questo caso in Promozione, un altro avendo raggiunto una salvezza che, ad oggi appare molto difficile. Ma non impossibile, però a patto di iniziare a marciare ad altri ritmi, più elevati. A partire dalla prossima gara, quella finale di una prima parte di stagione in cui sono arrivati appena 2 successi e 2 pareggi a fronte di 12 sconfitte. La rosa attuale, i numeri sono chiari, non appare in grado di farlo. Ma la proprietà vorrà rinforzare una squadra deficitaria, in particolare, sul fronte offensivo? Giocatori in giro ce ne sono tanti, solo la diretta concorrente Fucina ieri ne ha tesserati tre. Però al Fanfulla, oltre alla quantità, serve tanta qualità. Soprattutto in avanti, dove gli infortuni di Panigada e della “meteora” N’Diaye hanno depauperato un reparto già in difficoltà. E dove, si sa, gli sforzi richiesti alle casse del club sono superiori rispetto agli altri settori del campo (comunque bisognosi di innesti di valore). Gli ultimi arrivati Cacciatori, Marino e Bombino un aiuto possono darlo ad evitare la retrocessione diretta, ma serve di più.
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