Zucchetti Village: boom di presenze e caos parcheggi all’Albarola
Lodi Il trasferimento dei dipendenti nel nuovo complesso crea problemi di viabilità e sosta per i residenti, nonostante i benefici per le attività
Nei numeri ci sono, al momento, i 600 dipendenti che lavoravano al complesso Bipielle City già trasferiti nell’avvenieristica sede all’Albarola. Il cantiere non è ancora concluso, ma l’obiettivo è arrivare, intoppi a parte, a ultimare il nuovo Zucchetti Village entro fine novembre, con il trasferimento anche di tutte le persone oggi dislocate nelle sedi periferiche. A regime, quindi, saranno 900 i collaboratori nel nuovo edificio, che vanno ad aggiungersi ai 300 della Torre Zucchetti, per un totale di circa 1200 persone. I lavoratori Zucchetti a Lodi sono complessivamente 1600, ma la presenza in sede, complice lo smartworking, si attesta su circa il 50-60 per cento ogni giorno. L’Albarola fa i conti con la rivoluzione legata al popolarsi dello Zucchetti Village, il nuovo headquarter del gruppo Zucchetti nata dalle ceneri dell’ex, e storico, centro commerciale My Lodi. Nel quartiere Albarola, tra la ferrovia e la tangenziale, il cambiamento già si vede e si sente, tra benefici - sulle piccole attività di quartiere, dai bar strapieni a pranzo in settimana, alle aspettative dei parrucchieri che già si respirano con una chiacchiera veloce - e prime difficoltà. Una su tutte: le vie colonizzate di auto, in una distesa infinita di carrozzerie di ogni colore che occupano ogni stallo a strisce bianche, da sempre anche punto di riferimento per i residenti che non hanno box e posto auto e che oggi sono spiazzati dalla difficoltà di riuscire uno spazio disponibile nel tran tran quotidiano. Il colpo d’occhio, tra via Maestri del Lavoro, via Grandi, via Haussmann e via Buozzi, fa effetto. Difficile individuare uno spazio per lasciare l’auto nel grande parcheggio sotto il livello di via Grandi, punto di riferimento anche per gli unici servizi rimasti dell’ex My Lodi, ergo la Farmacia Sabbia e la filiale della Banca Popolare di Lodi, trasferiti proprio qui, al piano terra, con affaccio sul parcheggio. Con le auto di chi si reca in banca e in farmacia che a volte trovano posto nella corsia di marcia all’interno del parcheggio - quattro frecce accese - rendendo difficili le manovre nel bacino della sosta. Difficoltà anche segnalate con disagio a Il Cittadino. Ai 600 dipendenti già arrivati, ne arriveranno altri 300 a stretto giro, entro fine novembre. «Serviva un parcheggio sotterraneo, bisognava approfittare dei lavori» è l’opinione di chi osserva le manovre delle auto e i cambiamenti.
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