
Via libera dal consiglio comunale di Lodi all’iter per l’acquisto del Belgiardino
PARCO Il valore dell’area supera i 500mila euro, rilievi dell’opposizione sui fondi spesi dal Broletto per interventi nell’area di proprietà Ca’ Granda
Il primo contratto di affitto risale al 1975, poi rinnovato nel 1980, fino al 2002. E ancora da qui fino al 2021. Da allora il Belgiardino è diventato uno dei luoghi del cuore dei lodigiani, arricchito, nei decenni, dalla costruzione delle piscine, dell’edificio del bar-ristorante e delle costruzioni tecniche e di servizio. Gli ultimi anni sono stati complessi, complici le difficoltà legate alla concessione della gestione e alle condizioni di manutenzione. Ora l’amministrazione guidata dal sindaco Andrea Furegato lavora per voltare definitivamente pagina. E rendere l’oasi verde - per gran parte sul territorio comunale di Montanaso Lombardo - a tutti parte del patrimonio comunale di Lodi. Via libera dall’aula consiliare del Broletto agli atti propedeutici all’acquisto della storica oasi sul lungofiume del Belgiardino, dopo il lungo percorso di mediazione con la proprietà Fondazione Ca’ Granda. Ammonta a 523mila euro il valore delle aree (considerate come “nude”, come da accordi tra gli enti) messo nero su bianco nel percorso di stima, reso complesso anche dalla particolarità del bene che si estende per 113mila metri quadrati, anche con estese parti boschive, di cui solo 170 metri complessivamente nel territorio comunale di Lodi.
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