Una bonifica per il deposito di inerti della cava di Boffalora con l’intesa fra Comune di Lodi e impresa

LA SVOLTA La ditta Mizzi sposterà l’attività dalla fascia esondabile

La zona attuale di deposito degli inerti ricade in un’area demaniale classificata come fascia esondabile, lungo la provinciale 25 nei pressi della cava di Boffalora. E non sarà più possibile procedere con un rinnovo del contratto d’affitto in scadenza al 31 dicembre 2026. Da qui si è messa in moto la macchina della concertazione tra enti e privato. Il risultato? Una nuova localizzazione, a poca distanza, sempre sulla provinciale 25, per l’attività, con interventi di compensazione. È il frutto dell’accordo siglato tra l’impresa Mizzi (Mizzi Enrico e figli), il Comune di Lodi e la Provincia di Lodi per il trasferimento dell’attività di lavorazione degli inerti, attualmente nei pressi della cava, a una nuova area con destinazione agricola e produttiva, che ricade sempre nel territorio comunale di Lodi. Come comunica il Comune di Lodi in una nota, «il nuovo insediamento sarà collocato esclusivamente nella porzione a destinazione d’uso produttiva, come richiesto dal Comune di Lodi. E considerata la natura dell’attività — che comporta la gestione di materiali inerti classificati come rifiuti — è stato coinvolto anche l’ente provinciale, competente per il rilascio dell’autorizzazione necessaria all’esercizio dell’impianto».

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