Un cavo della fibra “blocca” la pista ciclabile, cantiere fermo per la Lodi-Crema IL VIDEO
AL TORMO I lavori sono in stand by da mesi a causa di un “filo” di FiberCop: disagi per ciclisti e pedoni
Il cavo della fibra ottica di FiberCop blocca i lavori sul Tormo: cantiere fermo al palo da tre mesi. Interrotta all’altezza della frazione del Tormo di Crespiatica, la pista ciclabile Lodi-Crema è rimasta in stand-by.
«Abbiamo segnalato da dicembre 2024 la necessità di spostare il cavo, senza ottenere l’esecuzione dell’intervento, nonostante i numerosi sopralluoghi effettuati con i loro tecnici - dice il tecnico della Provincia di Lodi, Mirko Arras, responsabile unico del procedimento -. Abbiamo creato un bypass provvisorio e, a settembre, riprenderemo i lavori ma, se si dovesse danneggiare il cavo, si tratterà di danni da migliaia di euro».
Sta di fatto che, a oggi, la pista ciclabile che corre lungo la strada provinciale 235 non è poi così sicura per pedoni e ciclisti che, nonostante tutto, la praticano abitualmente.
Facendo un sopralluogo sul posto, in un pomeriggio qualunque di fine agosto, erano numerose le persone di tutte le età che percorrevano la striscia di asfalto in direzione Lodi.
A piedi, in sella alla bicicletta o a bordo del monopattino, nessuno di loro si è tirato indietro di fronte alla “strettoia provvisoria”: «Non si tratta di una strettoia - specifica Arras -: i piloni in cemento delimitano semplicemente la prima fase di demolizione del ponte, ma impropriamente quel “passaggio” viene usato dai ciclisti».
Da Monte Cremasco, un signore sulla sessantina ha detto: «Arrivo fino a Crespiatica e da lì imbocco la ciclabile. Da circa tre mesi c’è questa interruzione e siamo costretti a passare tra le protezioni in cemento e il guard rail, aspettando che venga realizzato il ponte sul fiume Tormo. Tra l’altro - prosegue - è già stata approvata la realizzazione dell’altro tratto, che consentirà la prosecuzione della ciclabile verso Crema».
Una bella notizia, per lo meno, arrivata durante il mese di luglio, con uno stanziamento da parte di Regione Lombardia per il proseguimento di un’arteria che collegherà i due capoluoghi nel segno della mobilità lenta, garantendo un’infrastruttura sostenibile per gli appassionati delle due ruote, ma anche per i pendolari negli spostamenti casa-lavoro. «Ora, a questo punto, restiamo in attesa di pedalare lungo l’altro tratto», dice Fabrizio Crotti di Bagnolo Cremasco che, dopo aver scambiato due parole e ripreso fiato, saluta e imbocca il “passaggio”, pedalando attraverso Corte Palasio e Fontana, per raggiungere Lodi.
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